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CIBC supera le aspettative di profitto nel secondo trimestre
La Canadian Imperial Bank of Commerce (CIBC), una multinazionale canadese di servizi bancari e finanziari con sede a Toronto, ha annunciato giovedì 25 dicembre i risultati finanziari del secondo trimestre del 2023, riportando di aver superato le aspettative e aver aumentato il suo dividendo, nonostante abbia messo da parte più fondi per potenziali perdite creditizie.
Durante questo periodo, infatti, la banca ha ottenuto risultati solidi grazie all’implementazione della sua strategia focalizzata sui clienti e agli investimenti effettuati nei mercati ad alto potenziale. È quanto è stato riportato da Bloomberg News, l’agenzia di stampa internazionale tra le più note al mondo.
Maggiori ricavi e riduzione delle perdite creditizie
Victor G. Dodig, presidente e amministratore delegato di CIBC, ha dichiarato in un comunicato stampa che, nonostante il contesto economico incerto, il business dell’istituto di credito rimane ben capitalizzato e le attività diversificate offrono resilienza, mentre l’impegno della banca resta quello di realizzare le ambizioni dei propri clienti.
Di fatto, il reddito netto di CIBC è aumentato di oltre il 10% a 1,69 miliardi di dollari nei tre mesi terminati il 30 aprile. Su base rettificata, il profitto della banca è diminuito del 2% a 1,63 miliardi di dollari, pari a 1,70 dollari per azione, mentre gli analisti di Bloomberg si aspettavano 1,63 dollari per azione.
I ricavi sono cresciuti del 6% rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso, raggiungendo i 5,7 miliardi di dollari. La banca canadese ha aumentato il suo dividendo trimestrale di due centesimi, portandolo a 0,87 dollari per azione per il trimestre che termina il 31 luglio prossimo.
Il rapporto CET1 di CIBC è stato del 11,9% al 30 aprile 2023, in aumento rispetto al 11,6% del trimestre precedente. Il coefficiente CET1 confronta il capitale di una banca con le sue attività ponderate per il rischio per determinare la sua capacità di resistere alle difficoltà finanziarie; il capitale di base di una banca comprende il capitale proprio e le riserve dichiarate, come gli utili non distribuiti.
I risultati del secondo trimestre sono stati influenzati da alcuni fattori positivi che hanno contribuito a un impatto positivo di 0,06 dollari per azione. Tra questi, si annovera una diminuzione delle spese legali per 114 milioni di dollari (pari ad 82 milioni di dollari al netto delle imposte) e l’ammortamento degli asset immateriali legati all’acquisizione per 27 milioni di dollari (pari a 21 milioni di dollari al netto delle imposte).
Per quanto riguarda la qualità del credito, le disposizioni per le perdite creditizie, ovvero l’importo che una banca mette da parte per i prestiti che potenzialmente possono andare in sofferenza, sono state di 438 milioni di dollari, in aumento di 135 milioni rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Questo aumento è stato principalmente attribuito a un incremento delle perdite su crediti nelle diverse divisioni di CIBC.
Analizzando, invece, le performance delle diverse divisioni di CIBC, si nota che la divisione Canadian Personal and Business Banking ha riportato un utile netto di 637 milioni di dollari nel secondo trimestre, in aumento del 28% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, principalmente dovuto a una maggiore crescita dei ricavi e a una riduzione delle spese per perdite su crediti.
Al contrario, la divisione Canadian Commercial Banking and Wealth Management ha riportato un utile netto di 452 milioni di dollari, in diminuzione del 6% rispetto all’anno precedente, principalmente a causa delle disposizioni per perdite creditizie rispetto al rilascio di disposizioni dello scorso anno.
Inoltre, negli Stati Uniti le operazioni di CIBC sono state penalizzate da maggiori disposizioni per perdite creditizie e spese, portando il profitto a diminuire del 72%, a 55 milioni di dollari, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Infine, la divisione dei mercati di capitale ha riportato un utile netto di 497 milioni di dollari, in diminuzione dell’8% rispetto allo scorso anno, principalmente a causa di spese maggiori e di una maggiore provvigione per perdite su crediti.