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Cina: emissioni record nonostante la transizione energetica

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Le emissioni di anidride carbonica della Cina, il maggior emettitore di gas serra al mondo, raggiungeranno probabilmente un nuovo record nel 2023 in seguito al rimbalzo dell’economia, ma un’espansione rapida delle energie rinnovabili consentirà di raggiungere presto il picco, secondo quando è stato pubblicato venerdì 12 maggio dal Centro di Ricerca sull’Energia e l’Aria Pulita (Centre for Research on Energy and Clean Air, CREA), un’organizzazione di ricerca indipendente che si focalizza sulla rivelazione delle tendenze, delle cause e degli impatti sulla salute, nonché delle soluzioni all’inquinamento atmosferico.

Le emissioni di carbonio della Cina raggiungeranno un nuovo record nel 2023, ma l’energia pulita potrebbe farle toccare il picco

L’energia pulita potrebbe far toccare il picco delle emissioni

Secondo il rapporto, nel primo trimestre di quest’anno le emissioni di CO2 della Cina sono aumentate del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo più di 3 miliardi di tonnellate, il numero più alto del primo trimestre mai registrato.

L’aumento è stato causato dal rimbalzo economico dopo la fine della politica “zero Covid” della Cina, dalle misure di stimolo economico e dalla debole produzione idroelettrica a causa di una siccità in corso, ha dichiarato l’organizzazione con sede ad Helsinki, in Finlandia.

Alcuni analisti del CREA, Lauri Myllyvirta e Qi Qin, hanno affermato che la priorità del governo per la crescita economica significa che le emissioni inquinanti della Cina dovrebbero raggiungere un massimo storico nel 2023, superando il picco precedente del 2021. Tuttavia, le emissioni potrebbero presto raggiungere un picco, dal momento che il Paese ha accelerato la sua spinta alle energie pulite e installato una quantità record di capacità di energia solare e eolica, hanno aggiunto gli analisti.

L’espansione rapida dell’energia a basse emissioni di carbonio, se sostenuta, potrebbe consentire alle emissioni di raggiungere il picco e di entrare in una fase di declino strutturale, una volta che la ripresa conseguente alla pandemia COVID-19 si sarà esaurita, hanno concluso.

L’economia cinese è rimbalzata nel primo trimestre del 2023, con una crescita del PIL che è accelerata al 4,5%, secondo le statistiche ufficiali pubblicate il mese scorso. Il governo aveva in precedenza fissato un obiettivo di crescita intorno al 5% per il 2023, anche se molte banche di investimenti hanno aumentato le loro previsioni oltre il 5,5%.

La produzione di carbone registra un’impennata

L’incremento delle emissioni in Cina è principalmente attribuibile alla produzione di energia elettrica, la cui generazione dalla combustione del carbone è aumentata del 2% rispetto all’anno scorso. Il carbone è la principale fonte di energia nel Paese dell’Asia orientale ed è ampiamente utilizzato per il riscaldamento, per la generazione di energia e per l’industria siderurgica. La produzione di carbone è aumentata dell’11% nel 2022 rispetto al 2021, secondo il National Bureau of Statistics, l’istituto nazionale di statistica della Cina, alle dirette dipendenze del Consiglio di Stato.

La Cina ha intensificato la produzione di carbone la scorsa estate, quando la peggiore ondata di calore e siccità degli ultimi decenni ha colpito l’idroelettricità, la seconda fonte di energia del Paese. Per aumentare le importazioni di carbone, la Cina ha eliminato le restrizioni sul carbone australiano all’inizio di quest’anno, ponendo fine di fatto a un divieto non ufficiale che durava da più di due anni. Nel primo trimestre, le importazioni totali di carbone della Cina sono aumentate del 96% rispetto all’anno precedente.

Il secondo motivo dell’aumento delle emissioni è la maggiore produzione di materiali da costruzione, principalmente acciaio e cemento, hanno spiegato gli analisti del CREA. Questo è principalmente dovuto alle misure di stimolo del governo per l’industria manifatturiera e delle costruzioni.

Le emissioni probabilmente cresceranno quest’anno, hanno aggiunto gli analisti, in quanto il governo sta perseguendo un approccio ampio alla ripresa economica, che mira a stimolare le esportazioni, la produzione manifatturiera e l’edilizia, oltre ai consumi.

Ciò porterà ad un aumento significativo del credito bancario e degli investimenti, in particolare per la produzione manifatturiera, il trasporto e l’energia. Tuttavia, la Cina vede ancora le energie pulite come il proprio futuro e il presidente Xi Jinping ha dichiarato che il Paese sta cercando di raggiungere la neutralità carbonica attraverso una rivoluzione energetica a lungo termine.

La Cina è il maggior emettitore di gas serra al mondo

Le installazioni di energia solare hanno raggiunto un record di 34 GW nel primo trimestre dell’anno, quasi triplicando il precedente record di 13 GW nello stesso periodo del 2022. Le nuove installazioni di energia eolica hanno raggiunto anch’esse un nuovo massimo storico, aggiungendo 10,4 GW nei primi tre mesi del 2023, un aumento del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le fonti rinnovabili, incluso il nucleare, hanno superato il 50% della capacità installata di energia in Cina nel primo trimestre, superando per la prima volta nella storia la capacità basata sui combustibili fossili, secondo gli analisti del CREA.

Quando la crescita della potenza a bassa emissione di carbonio corrisponde, e supera, l’aumento annuale della domanda di elettricità, le emissioni di anidride carbonica del settore raggiungeranno il picco, è stato concluso.

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