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COP28: no alle emissioni di metano, sì alla tecnologia

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Nelle giornate di mercoledì 10 e giovedì 11 maggio, Abu Dhabi sta ospitando un forum chiamato “UAE Climate Tech” per affrontare l’urgente necessità di decarbonizzare a livello globale e di attuare azioni per il clima, favorendo al tempo stesso la crescita socio-economica. L’evento è un preludio alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, più comunemente indicata come COP28, che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre presso l’Expo City di Dubai, il cui obiettivo è concordare politiche per limitare l’aumento della temperatura globale e adattarsi agli impatti associati ai cambiamenti climatici.

In occasione della conferenza inaugurale del UAE Climate Tech di mercoledì, il presidente designato della COP28 degli Emirati Arabi Uniti, Sultan Ahmed al-Jaber, ha affermato che l’industria del petrolio e del gas dovrebbe eliminare le sue emissioni di metano entro il 2030 e che è necessario investire in tecnologie per sviluppare alternative al carbonio.

La conferenza Abu Dhabi Climate Tech Forum ha l’obiettivo di esplorare modi per ridurre le emissioni di metano e utilizzare la tecnologia per mitigare l’impatto del cambiamento climatico

Le richieste di Sultan al-Jaber

Il forum sul clima di Abu Dhabi della durata di due giorni si concentra sull’individuazione di modi per ridurre le emissioni nel settore dell’energia, come richiesto nell’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, che ha dichiarato che il mondo deve ridurre le emissioni del 43% entro il 2030. La conferenza ha anche l’obiettivo di esplorare come utilizzare la tecnologia per ridurre e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Il presidente designato della COP28 ha affermato durante la riunione che per ridurre seriamente le emissioni industriali è necessario investire in tecnologie di cattura del carbonio. Al-Jaber ha sempre sostenuto un approccio più inclusivo all’azione per il clima che non lasci indietro nessuno, inclusa l’industria dei combustibili fossili. Ha, infatti, dichiarato che, in seguito ad “tour d’ascolto” per conoscere i pareri di tutte le parti, delle principali economie, della società civile e della comunità aziendale, si è giunti alla conclusione che ciò che manca è un ecosistema olistico e unificante che riunisca tutti i principali attori.

Jaber ha anche rinnovato la richiesta di triplicare la capacità di energia rinnovabile a 11.000 gigawatt entro il 2030 e di raddoppiarla di nuovo entro il 2040; tuttavia, ha aggiunto che l’energia rinnovabile non è l’unica risposta al cambiamento climatico.

Inoltre, il presidente della conferenza ha affermato che la tecnologia è la fonte più critica per contrastare il cambiamento climatico e che, utilizzando tecnologie innovative, è possibile creare un nuovo modello di sviluppo economico che ponga fine alle emissioni nocive e promuova la crescita economica sostenibile. In particolare, è necessario incentivare le imprese tecnologiche a contribuire alla commercializzazione della cattura di carbonio, ovvero il processo di trattenere l’anidride carbonica prodotta dalla combustione dei combustibili fossili e di altri prodotti chimici e di immagazzinarla in modo che non influisca sull’atmosfera e riduca gli effetti del riscaldamento globale, ha aggiunto.

Il mondo deve applicare con determinazione le ultime tecnologie sulla Terra, come l’intelligenza artificiale, la robotica e la blockchain, per aumentare l’efficienza delle energie che si usano oggi in ogni settore, mentre elimina le emissioni inquinanti da tutti i settori, compresi il trasporto, l’agricoltura e l’industria, e naturalmente i combustibili fossili, investendo in tecnologie per sostituire queste fonti con alternative a zero emissioni, ha concluso.

Il presidente designato della COP28 sostiene un approccio che non lasci indietro nessuno, inclusa l’industria dei combustibili fossili

L’utilizzo della tecnologia per affrontare il cambiamento climatico è un tema sempre più importante per i leader mondiali e il messaggio di al-Jaber sottolinea l’urgenza di una maggiore cooperazione tra le imprese, i governi e le organizzazioni internazionali per promuovere un futuro più sostenibile e una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’innovazione tecnologica nella lotta contro il cambiamento climatico.

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