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Default sui bond Country Garden: forti dubbi sulla data

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Il gigante dell’edilizia cinese, Country Garden Holdings Co., sta creando tensione tra gli investitori, non specificando la data esatta di fine del periodo di grazia relativo ai pagamenti degli interessi su alcune obbligazioni in dollari. La società ha mancato questo pagamento alla data prevista, ma non è chiaro quale sia la data ultima prima che Country Garden sia costretta ad ammettere il default. Questa situazione aumenta le preoccupazioni riguardanti la trasparenza del mercato del debito spazzatura offshore cinese, che ha visto perdite per $87 miliardi negli ultimi due anni.

Country Garden è attualmente il più grande costruttore di immobili in Cina, e ha l’obbligo di rimborsare un totale di $22,5 milioni entro la fine del periodo di grazia, pena la possibile dichiarazione di default da parte dei creditori. Una situazione che, se dovesse verificarsi, avrebbe ripercussioni anche maggiori rispetto al default di Evergrande Group, considerato che Country Garden gestisce un numero di progetti quattro volte superiore.

Tuttavia, sorge un dilemma sulla data esatta della fine del periodo di grazia: si tratta del 5 o del 6 settembre? La confusione deriva da diverse interpretazioni delle clausole standard presenti nel memorandum d’offerta. Sebbene il documento indichi chiaramente che un “evento di inadempimento” corrisponde a un ritardo “nel pagamento degli interessi che prosegue per 30 giorni”, non specifica se il conteggio debba iniziare dal 6 o dal 7 agosto, data la particolarità del 6 agosto cadente di domenica. Di fronte a queste domande, Country Garden non ha fornito commenti.

Lasciando gli investitori senza chiarimenti, Country Garden fa pensare che il default sia una possibilità molto realistica

La mancanza di risposte aumenta i dubbi

La crisi del debito nel settore immobiliare cinese ha portato diversi sviluppatori, compreso Evergrande, ad avvalersi dei periodi di tolleranza negli anni recenti, spesso come soluzione temporanea prima di un inevitabile default. Le crescenti preoccupazioni riguardanti Country Garden, con passività totali pari a 1,4 trilioni di yuan ($192 miliardi) alla fine dell’anno scorso, hanno aggravato ulteriormente la situazione delle obbligazioni spazzatura in dollari cinesi. La mancanza di chiarimenti sulle pendenze di Country Garden contribuisce all’incertezza sul valore reale delle obbligazioni e sul possibile recupero dei crediti.

Analisti di importanti banche globali hanno indicato come possibili date di fine del periodo di grazia sia il 5 che il 6 settembre, sottolineando la mancanza di un consenso chiaro sulla questione. Anche Moody’s Investors Service ha espresso incertezze, pur avendo declassato Country Garden in una fascia più bassa di rating questo mese. La realtà alla base di questa incertezza è che, se Country Garden dovesse fallire nel pagamento degli interessi, le preoccupazioni si sposterebbero rapidamente su quanto potrebbero recuperare i creditori in caso di eventuale ristrutturazione.

È fondamentale notare che Country Garden, guidata da una delle donne più ricche della Cina, Yang Huiyan, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo ai mancati pagamenti o ai suoi piani futuri. L’azienda ha soltanto espresso scuse pubbliche per la situazione corrente, promettendo misure più decise per garantire la consegna delle abitazioni e affrontare le tensioni di liquidità.

Lasciata senza finanziamenti, Country Garden sta dovendo mettere in pausa lo sviluppo di molti progetti immobiliari e questo pesa sulla capacità di generare vendite e flussi di cassa

Fitch declassa le obbligazioni Country Garden Services

Fitch ha annunciato il taglio del rating di Country Garden Services, la filiale del gruppo che si occupa della gestione delle proprietà immobiliari già sviluppate. Il taglio vede passare il rating da BB+ a BBB-, un rating che è considerato spazzatura. Gli emittenti che si trovano in questa fascia, oltre ad avere difficoltà a raccogliere capitali, si trovano anche a riconoscere tassi di interesse maggiori sui propri bond. Nel commento alla sua decisione, Fitch asserisce che la crescita e la reputazione del gruppo Country Garden siano messe a dura prova dalla pressione sui flussi di cassa. Nei prossimi giorni il costruttore cinese dovrebbe pubblicare i dati sull’andamento del primo semestre dell’anno, dai quali ci si attende una perdita di $7.5 miliardi. Circa $4 miliardi di obbligazioni Country Garden scadranno entro la fine del 2024, per cui l’azienda ha seriamente bisogno di trovare liquidità prima di dover dichiarare necessariamente il default.

La situazione è aggravata dal fatto che il mercato immobiliare cinese continua a vedere pressione sui prezzi, che stanno scendendo ormai dal 2021, con i consumatori che sono impauriti dalla situazione e si rifiutano di concedere pagamenti anticipati sugli immobili. Questo lascia Country Garden con una lunga serie di cantieri fermi, stipendi da pagare e mancato appoggio finanziario per sostenere tutte le uscite di cassa della situazione corrente. L’azienda è talmente in difficoltà che molti dei suoi lavoratori, intervistati dalla stampa internazionale, rivelano di non venire pagati da oltre sei mesi. Altri rivelano di aver ricevuto pagamenti molto parziali e irregolari, al punto da non poter nemmeno far fronte alle spese necessarie per la basica sopravvivenza.

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