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Deutsche Bank taglia il rating di Tesla: troppi rischi nell’investire sui robotaxi
Le azioni Tesla continuano ad attraversare un 2024 difficile, avendo toccato oggi un nuovo minimo da oltre 12 mesi a questa parte. Il titolo è stato il peggiore dello S&P 500 nel primo trimestre dell’anno, con Wall Street che comincia a perdere fiducia riguardo all’andamento della società fondata da Elon Musk. Oggi è arrivato un altro duro colpo: Deutsche Bank ha deciso di tagliare il rating di Tesla, che ora è diventata Hold nelle raccomandazioni della banca. Significa che la società ha comunque la possibilità di trovare un riscatto e che Deutsche Bank non consiglia ancora di vendere il titolo, ma al tempo stesso non suggerisce ai suoi clienti di comprarlo.
Il settore dei veicoli elettrici sta affrontando un periodo difficile anche al di là di Tesla, con una domanda che non sta più crescendo al ritmo previsto negli scorsi anni. Inoltre in Cina si sono presentati nuovi concorrenti, a partire da Xiaomi che ha recentemente lanciato la sua prima auto elettrica. I concorrenti cinesi riescono a tenere i prezzi molto al di sotto di quelli di Tesla, garantendo al tempo stesso un’autonomia e una qualità del veicolo del tutto paragonabile. Per la società di Elon Musk si fa una strada sempre più in salita, anche per via di una flotta che sta invecchiando e di un nuovo lancio -quello del Cybertruck– che non sta ottenendo il successo sperato.
Non pagano le scelte del management
Malgrado Deutsche Bank abbia tagliato il rating di Tesla soltanto di un gradino, il target price è stato tagliato con la falce: dai 189$ di prima ai 123$ di adesso. L’azienda è stata penalizzata, secondo il report diffuso ai clienti della banca tedesca, soprattutto dalle scelte del management. In primis quella di tagliare il programma legato a un’auto da 25.000$ da collocare al di sotto del posizionamento della Model 3, quella che negli ultimi anni è stata battezzata “Model 2”. In realtà Tesla non ha mai confermato di aver tagliato questo programma: sono stati dei manager anonimi a parlarne con la stampa, mentre Elon Musk ha apertamente dichiarato che la stampa “mente” a riguardo sul suo profilo X.
In ogni caso questa è solo la prima delle due scelte che non hanno ricompensato Tesla. La seconda è stata quella di concentrarsi sui robotaxi, cosa che invece è stata ampiamente confermata dallo stesso Elon Musk. Ad agosto dovrebbe arrivare la presentazione ufficiale dei nuovi taxi a guida autonoma dell’azienda, che però non rappresentano un’opportunità economica interessante nel breve-medio termine secondo Deutsche Bank. Attualmente solo la Cina e gli USA permettono la circolazione di auto totalmente autonome, e soltanto per fini sperimentali. Anche soltanto dal punto di vista regolamentare, ci vorrebbero anni prima che i robotaxi possano iniziare effettivamente a incrementare il bilancio di Tesla.
Azioni sotto del 37,4% nel 2024
In poco più di un trimestre, le azioni Tesla hanno perso oltre un terzo del loro prezzo e la società è già passata ai provvedimenti. All’inizio di questa settimana è stato presentato un programma di licenziamenti che toccherà il 10% della forza lavoro, in parte nei centri di ricerca e in parte negli impianti produttivi. La situazione è tutt’altro che rosea, al punto che altri analisti stanno prendendo delle decisioni più drastiche rispetto a quella di Deutsche Bank. Appena due giorni fa, JP Morgan ha tagliato il rating delle azioni Tesla a Sell e Barclays ha recentemente abbassato il suo target price. Lunedì mattina, Zacks Research ha abbassato le sue stime sugli utili dell’azienda nel 2024. Sembra che Wall Street in questo momento non creda granché nella ripresa del titolo, anche se Tesla può ancora contare su un sostegno importante da parte degli investitori retail.