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Diversified Healthcare: default sui debiti, crollano i bond

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Le obbligazioni di Diversified Healthcare sfiorano l’annullamento totale del proprio valore, con la società che cerca di rinegoziare i debiti ma senza grande successo. Il REIT americano che gestisce alcune delle più grandi catene di case di cura e riposo per anziani si trova in cattive acque: oggi ha annunciato il proprio default su un pagamento di 450 milioni di dollari, legato a una linea di credito attiva presso banche commerciali. Di conseguenza, al momento, non sono ancora saltati dei pagamenti verso gli obbligazionisti: con il valore delle proprietà immobiliari in portafoglio che continua a scendere, però, sembra una possibilità sempre più concreta.

I problemi di Diversified Healthcare (Nasdaq: DHC) non sono una novità, ma è la prima volta che persino il management si dichiara preoccupato della possibilità che l’azienda debba interrompere le proprie operazioni e liquidare gli asset in portafoglio. Il comunicato stampa con cui la società ha annunciato la notizia riporta che il management ha un “sostanziale dubbio” riguardante la capacità dell’azienda di sopravvivere ai propri debiti. Ciò nonostante, esiste ancora una piccola possibilità per gli investitori di uscire dalla situazione attuale.

Per Diversified Healthcare si potrebbe trattare di una situazione senza via d’uscita: il titolo ha perso quasi il 90% del proprio valore negli ultimi 5 anni

Il crollo dei bond può fornire una strada

Diversified Healthcare comunica che, secondo gli accordi con le banche, la linea di credito di 450 milioni su cui la società ha dovuto dichiarare default richiedeva come collaterale del prestito un valore complessivo del portafoglio immobiliare di almeno $1.09 miliardi. Di recente, in accordo con le normative statunitensi, il REIT ha ricalcolato il valore delle sue proprietà: il risultato è stato insufficiente, fermandosi a 1.05 miliardi di dollari.

In base alla situazione, Diversified Healthcare si trova costretta a non poter più emettere nuovi debiti fino a che non sarà tornata ad avere un portafoglio sufficientemente grande da soddisfare i requisiti sul margine. Il management, però, fa sapere che secondo le proiezioni attuali ci vorrà fino alla metà del 2024 prima che il valore degli immobili aumenti a sufficienza.

Il tempo non basta: DHC ha un pagamento in scadenza prima di questa data, con $700 milioni in debiti -buona parte dei quali in obbligazioni senior- che scadranno entro maggio 2024. L’unica strada per l’azienda è provare a rinegoziare il proprio debito, ma non è una strada semplice. Il valore delle obbligazioni rasenta lo zero, per cui se si trovasse della liquidità con cui riacquistarle a un prezzo rinegoziato potrebbe presentarsi l’occasione di far sopravvivere l’azienda fino alla ripartenza del mercato in cui opera.

Diversified Healthcare si è impegnata per la diversificazione del modello di business negli ultimi anni, ma questo rimane ancora molto legato alle case di cura per anziani

Su Diversified Healthcare

Diversified Healthcare Trust, precedentemente nota come Senior Housing Properties Trust, è una società di investimento immobiliare (REIT) quotata al NASDAQ con sede negli Stati Uniti. Fondata nel 1998, si occupa principalmente dell’acquisizione, della proprietà e del leasing di immobili legati al settore sanitario. DHC possiede una varietà di immobili, tra cui strutture di assistenza agli anziani, cliniche mediche, centri di ricerca e ospedali di riabilitazione. La loro strategia di business è incentrata sull’investimento in proprietà di alta qualità con inquilini creditizi in mercati affini, permettendole di generare flussi di reddito stabili e di lungo termine.

Nel corso degli anni, DHC ha compiuto notevoli passi avanti, acquisendo una vasta gamma di proprietà e ampliando il proprio portafoglio. Un traguardo significativo è stato il cambio di nome nel 2019, segnalando un impegno verso la diversificazione oltre le strutture di assistenza per anziani. Nonostante le sfide, come quelle portate dalla pandemia COVID-19, DHC ha continuato a sostenere le sue operazioni e a cercare opportunità di crescita. Il problema è stato l’eccessivo indebitamento, combaciato con un aumento importante dei tassi di interesse e con un calo nel valore degli immobili commerciali: per il REIT, che era arrivato a toccare una valutazione di 6 miliardi di dollari, potrebbe essere il capitolo finale.

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