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Ecuador, nuovi bond per la salvaguardia delle Galapagos

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Il governo dell’Ecuador ha ricevuto l’approvazione di una garanzia da 85 milioni di dollari da parte della Inter-American Development Bank, con l’obiettivo di proseguire nel suo tentativo di ristrutturare il debito pubblico. Il progetto è molto ambizioso e mira a migliorare la situazione finanziaria della nazione, che attualmente vede i suoi titoli di Stato crollare sempre di più. La nazione sudamericana, che utilizza il dollaro americano come valuta corrente, si trova in grave difficoltà dopo che i rialzi dei tassi della Fed hanno colpito la sua economia già in difficoltà.

Il piano per uscire da questa crisi è complesso, ma una parte riguarda l’abbassamento della pressione data dagli interessi sui bond governativi. Il mercato domanda un tasso di interesse del 14% attualmente, costringendo l’Ecuador a indebitarsi in dollari a tassi di interesse estremamente alti. Allo stesso tempo gli interessi soffocano l’economia e aumentano il debito, avvicinando la banca centrale a dichiarare bancarotta. La nuova idea del governo è quella di puntare sulla salvaguardia ambientale per convincere gli investitori stranieri ad accettare un tasso di interesse più basso sui bond nazionali.

Il governo punta sulla salvaguardia ambientale per attirare i capitali stranieri

Uno swap da 800 milioni di dollari

Uno “swap” è un’operazione finanziaria con cui un ente pubblico o privato rifinanzia il proprio debito, solitamente cambiandone caratteristiche come il tipo di interesse applicato o l’importo finanziato. L’Ecuador sta cercando di realizzare uno swap molto particolare, in cui il governo si offre di emettere nuove obbligazioni a un tasso di interesse più basso di quello richiesto dal mercato. In cambio del 14% verrebbe offerto il 7% agli investitori, ma in cambio il governo si impegnerebbe a investire nella tutela ambientale delle isole Galapagos e nella preservazione della natura dell’arcipelago.

L’obiettivo è quello di raccogliere con questa nuova emissione di obbligazioni circa 800 milioni di dollari, con i quali ripagare una parte dell’indebitamento contratto dalla nazione a un tasso di interesse più alto. In questo modo l’Ecuador si ritroverebbe con la stessa quantità di debiti ma a un tasso più basso, anche se bisognerebbe comunque conteggiare in questo computo anche le spese necessarie per aumentare il livello di salvaguardia naturale delle Galapagos. Si tratta, in ogni caso, del progetto più grande mai realizzato in questo senso da un ente pubblico. Con l’ottenimento della garanzia della Inter-American Development Bank, ora il governo è più vicino a realizzarlo per davvero.

Il grafico mostra l’andamento della quotazione di un bond ecuadoriano in scadenza nel 2025, evidenziando chiaramente il crollo del prezzo registrato nell’ultimo anno

La situazione complicata dell’Ecuador

Per la nazione equatoriale, questo è un periodo difficile. L’Ecuador ha deciso ormai da tempo di rinunciare a stampare una propria valuta nazionale, adottando invece il dollaro americano come moneta di corso legale. Anche se questo ha favorito il calo dell’inflazione e il miglioramento della credibilità di fronte agli investitori istituzionali in un primo momento, è diventato anche un limite a lungo termine. In particolare, è da notare che l’Ecuador non ha controllo sui tassi di interesse praticati dalla Federal Reserve e per questo motivo deve adattarsi a una politica monetaria che potrebbe non seguire le necessità della nazione.

Credit Suisse ha già dichiarato la propria intenzione di acquistare alcuni bond emessi dal Tesoro dell’Ecuador, con scadenze tra il 2030 e il 2040. Attualmente queste obbligazioni sono scambiate per appena il 30-55% del loro valore nominale, indicando la poca fiducia degli investitori internazionali verso l’economia ecuadoriana. La dichiarazione risale al 28 aprile, quando il travagliato istituto di credito svizzero era già passato nelle mani di UBS dopo la fuga dei depositi registrata nel mese di marzo.

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