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Embraer testa jet privati con 100% di carburante green

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Embraer e Honeywell celebrano un nuovo traguardo sostenibile nella loro storica collaborazione. Il produttore di aeromobili brasiliano e il conglomerato industriale americano, che fornisce i motori per i jet di Embraer, hanno testato un jet privato alimentato al 100% da eco-carburante. I carburanti sostenibili per l’aviazione (SAFs) sono carburanti simili all’etanolo, ottenuti soprattutto dalle biomasse dell’agricoltura: la loro natura li rende rinnovabili e la loro combustione libera nell’atmosfera una quantità limitata di gas serra rispetto al tradizionale cherosene. Di recente, l’UE ha anche introdotto dei limiti più alti alla quantità minima di SAFs per i voli commerciali nei prossimi anni.

Embraer è conosciuta soprattutto per i suoi jet privati, che servono alcune delle celebrità e personalità più importanti al mondo. Negli ultimi anni, l’attenzione del pubblico si è alzata molto verso l’inquinamento smisurato prodotto da una singola persona che occupa un aereo per spostarsi su tratte solitamente ben coperte già dai voli tradizionali. Honeywell ha ora sviluppato un nuovo motore per equipaggiare i jet di Embraer che, stando ai test condotti sabato, sarebbe perfettamente in grado di volare alimentato esclusivamente da combustibili sostenibili.

Nascono i jet privati sostenibili

Il nuovo progetto di Honeywell e Embraer è ancora in fase sperimentale, ma ha già ottenuto un primo successo importante. È stato condotto un volo di test utilizzando un jet a due motori della serie Praetor, la più avanzata tecnologicamente tra i prodotti di Embraer. Uno dei due motori è stato alimentato al 100% da combustibili sostenibili per l’aviazione, mentre l’altro è stato alimentato utilizzando il classico cherosene. L’obiettivo era comparare le performance e studiare i dati, dai quali è emerso un esito positivo: per la prima volta, un jet privato ha volato alimentando un motore esclusivamente con i SAFs. Questo significa che presto la serie Praetor, la più venduta al mondo, potrebbe far nascere il mercato dei jet privati sostenibili.

Il Praetor 500 e il Praetor 600 hanno ottenuto un enorme successo nel corso degli ultimi anni, essendo i due aerei più tecnologicamente avanzati e quelli con la maggiore autonomia nelle rispettive categorie di mercato. Il Praetor 500 è in grado di attraversare gli Stati Uniti da un capo all’altro senza rifornimento, ad esempio con un volo da Los Angeles a New York; il più grande Praetor 600 è in grado di fare voli intercontinentali, volando non-stop tra città come Sao Paulo e Miami o tra New York e Parigi. Bisogna prendere nota del fatto che, rispetto a un’auto elettrica, un combustibile sostenibile rimane comunque inquinante. La combustione dei SAFs genera meno gas serra, generando una riduzione della CO2 liberata nell’atmosfera di circa il 30% rispetto al cherosene.

Nel frattempo Embraer accelera sugli eVTOL

I combustibili sostenibili per l’aviazione sono solo uno dei progetti ambiziosi di Embraer. La società ha uno spin-off chiamato Eve Air Mobility, che si occupa al 100% di eVTOLs. Gli aerei a decollo verticale, alimentati totalmente da batterie al litio, dovrebbero presto diventare una realtà. I prototipi di Eve sono già pronti e, al pari di quelli di Lilium e altre società del settore, stanno affrontando il lungo processo burocratico necessario per ottenere i permessi con cui poter volare. Si stima che già nel 2025-26 dovrebbero essere disponibili i primi voli commerciali, soprattutto come collegamento tra grandi metropoli o tra le grandi città e i loro hub aeroportuli.

Embraer sta investendo molto in questa direzione, prevedendo entro il 2035 di arrivare a trasportare 12,7 milioni di passeggeri ogni anno soltanto tra Sao Paulo e Rio de Janeiro. La società prevede di avere le sue piattaforme pienamente operative in queste due metropoli brasiliane già nel 2026, iniziando probabilmente a vendere i biglietti già in anticipo. Tra i combustibili sostenibili per l’aviazione e lo sviluppo degli eVTOLs, Embraer si conferma uno dei costruttori di aeromobili più attenti alla sostenibilità. Non soltanto per le opportunità climatiche che ne derivano, ma anche per quelle economiche.

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