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Energia: USA investono $3.5 mld per una rete più sostenibile

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Continuano i forti investimenti della Casa Bianca nella transizione energetica. Dopo aver annunciato un investimento da $7 miliardi nell’idrogeno verde, l’amministrazione Biden annuncia un nuovo investimento da $3.5 miliardi diretto verso la rete elettrica. La rete di distribuzione dell’energia diventa sempre più un limite all’espansione dell’energia rinnovabile e all’adozione dei veicoli elettrici. Produrre energia sostenibile, infatti, è solo una parte del problema: nuove infrastrutture di produzione richiedono nuove linee di trasmissione, nuove stazioni per l’alta tensione e riadattamenti delle linee esistenti. Tutto questo anche per fare spazio alla necessità di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, che richiedono di erogare una potenza maggiore rispetto alle tradizionali reti domestiche.

I nuovi investimenti dovrebbero avere un impatto su tutto il territorio federale, andando a finanziare 58 progetti distribuiti in 44 Stati. I fondi proverranno nuovamente dalla Infrastructure Law approvata in accordo tra Democratici e Repubblicani nel 2021. Fino a questo momento, si tratta dell’investimento diretto più grande della storia fatto nella rete di distribuzione elettrica con un singolo provvedimento. Gli USA si dimostrano molto attenti al problema del trasporto dell’energia, spesso troppo poco considerato nel quadro generale degli investimenti necessari per finanziare la transizione energetica.

Necessario un aumento sostanziale della capacità

Diversi trend in corso, sottolinea il Dipartimento dell’Energia, necessitano di un aumento delle infrastrutture legate alla distribuzione di energia elettrica. Un esempio evidente è la forte trazione dell’intelligenza artificiale, per la quale sono necessari grandi data center che operano chip molto complessi -con il conseguente bisogno di raffreddarli-. Gli altri due trend sempre più evidenti sono la ricarica rapida dei veicoli elettrici, per la quale sono necessarie stazioni specializzate con alta potenza, e l’avvento dell’energia rinnovabile. Spesso i centri di produzione fotovoltaici ed eolici sono piccoli e distribuiti lungo la nazione, rendendo necessari investimenti aggiuntivi per trasportare l’energia prodotta verso la rete principale. Questa va poi adattata per trasferire l’energia dai nuovi centri di produzione al crescente numero di utilizzatori.

Stando ai dati diffusi dall’amministrazione Biden, il nuovo provvedimento dovrebbe essere in grado di fornire alla rete un influsso netto di 35 GW rispetto alla capacità attuale. Per avere un’idea delle proporzioni dell’investimento, una metropoli da 1 milione di abitanti ha solitamente bisogno di una capacità di 1 GW in entrata per trasferire abbastanza energia a tutte le case. Inoltre il Dipartimento dell’Energia ha comunicato che con questi nuovi fondi si costruiranno 400 micro-reti intorno alla nazione, cioè reti elettriche locali -scollegate da quella principale- che servono comunità isolate dove è difficile fare arrivare l’energia prodotta nelle grandi centrali. Le micro-reti sono quasi tutte alimentate da energia rinnovabile negli Stati Uniti, servendo il doppio ruolo di favorire la transizione climatica e aiutare le comunità geograficamente svantaggiate nel loro sviluppo.

Oltre il 50% della rete di distribuzione elettrica negli USA è stato installato prima del 1970, secondo i dati del DoE

Grande attenzione al rinnovamento della rete

Le nuove micro-reti e le nuove infrastrutture saranno solo una parte dell’equazione. Per una questione di necessità, la maggior parte dei fondi sarà piuttosto destinata al rinnovamento della rete. La rete di distribuzione elettrica degli Stati Uniti è stata costruita in gran parte oltre un secolo fa, e da quel momento è andata incontro quasi esclusivamente a un regime di manutenzione ordinaria. Molte delle reti di trasmissione non sono sufficienti a supportare il voltaggio necessario oggi per alimentare casi d’uso come i grandi data center per l’AI generativa.

Complessivamente la rete elettrica statunitense conta oltre 9 milioni di km di tralicci e 55.000 stazioni per alzare o abbassare il voltaggio dell’energia. La diretta conseguenza è che servono tanti fondi: di conseguenza, è già stato annunciato che i 3,5 miliardi investiti dal governo saranno combinati a un investimento privato da oltre 4 miliardi di dollari. Questo tipo di partenariato tra pubblico e privato, divenuto centrale nella Bidenomics, aiuta gli Stati Uniti a muoversi verso la sostenibilità ma a farlo attraverso il rafforzamento del settore privato.

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