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Euro, Lagarde: non c’è spazio per fermare i rialzi dei tassi

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Christine Lagarde commenta la situazione macroeconomica dell’Eurozona da Sintra, in Portogallo, al lato di alcuni tra gli altri principali banchieri mondiali al mondo. La Presidente della BCE ha chiaramente indicato che attualmente non è possibile fermare i rialzi dei tassi di interesse, perché non sono sufficienti a riportare il tasso di inflazione entro i livelli desiderati. Il commento arriva proprio nella giornata in cui l’Istat ha pubblicato i dati sull’inflazione italiana, che per quanto si confermi in calo rimane ancora superiore al 6% su base annua. Per quanto Christine Lagarde non abbia voluto anticipare quale sarà la decisione per la riunione della politica monetaria di settembre, è chiaro che bisognerà attendersi un rialzo dei tassi.

Questi commenti arrivano nella giornata conclusiva del Forum della BCE a Sintra, iniziato il 26 giugno. L’evento è stato molto atteso per le indicazioni che avrebbe potuto fornire sulle prossime decisioni delle banche centrali. Tra gli speaker ci sono stati anche Andrew Bailey, governatore della Bank of England, e il vice-Presidente della Banca Centrale Europea Luis De Guindos. Come era prevedibile, il tema centrale è stato quello del tasso di inflazione: riuscire ad abbassarlo nel più breve tempo possibile, ma allo stesso modo cercando di evitare il più possibile i danni sull’economia che possono derivare da una politica economica restrittiva.

Il Forum di Sintra è stato uno degli eventi più importanti che hanno aperto la settimana in corso, soprattutto per quanto riguarda la politica monetaria

Inevitabili altri rialzi dei tassi di interesse

A differenza di altri banchieri centrali, tra cui Jerome Powell, Christine Lagarde non prova nemmeno ad “addolcire la pillola”. La Presidente della BCE non ha fatto alcun riferimento alla possibilità di un rallentamento economico, un aumento del costo dei mutui o la possibilità che aumenti il tasso di disoccupazione: ha semplicemente ribadito che la priorità della Banca Centrale Europea è ridurre il tasso di inflazione, senza compromessi. Questo significa che, finché l’indice dei prezzi al consumo non mostrerà che la pressione sui prezzi sarà tornata sui livelli desiderati dalla BCE, i tassi di interesse continueranno ad aumentare. Non si può fare altro che prenderne nota.

Lagarde sottolinea che la banca centrale prenderà le sue decisioni di volta in volta, basandosi sui dati provenienti dalle singole nazioni e dall’Eurozona nel suo complesso. Sembra però avere già in mente cosa diranno questi dati: nemmeno la possibilità di una recessione sembra spaventare in qualche modo la BCE. La Presidente ha menzionato il fatto che l’economia europea potrebbe entrare in una recessione vera e propria -non una semplice recessione tecnica- negli ultimi mesi dell’anno, ma che questa non è la sua previsione di riferimento in questo momento.

Il Forum ha riunito alcuni dei più importanti banchieri centrali al mondo, tra cui gli attuali vertici di Fed, BCE e BoE

Anche Powell parla da Sintra

Anche il Governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, ha partecipato al Forum organizzato a Sintra dalla BCE. Ha colto l’occasione per rimarcare che, malgrado la pausa nei rialzi dei tassi di interesse, non bisogna aspettarsi una politica economica espansionista dalla Fed. Dopo la decisione di mantenere i tassi invariati nell’ultima riunione, i mercati hanno iniziato a correre a rialzo e Wall Street ha aggiustato le sue attese sulle decisioni della Federal Reserve. Ma Powell parla chiaramente della necessità di tornare ad alzare i tassi nel corso dei prossimi mesi, addirittura dicendo che la Fed non esclude la possibilità di due rialzi consecutivi nel corso delle prossime due riunioni.

I mercati hanno chiuso la giornata vicini alla parità, mostrando che le parole dei banchieri centrali hanno effettivamente avuto un impatto sull’ottimismo dei mercati finanziari. Non è ancora il momento di dichiarare vinta la guerra all’inflazione, questo è il succo degli interventi dei vertici della Fed e della BCE. In ogni caso, il dato sull’inflazione italiana è stato inferiore alle attese: un piccolo segnale di incoraggiamento, proprio mentre Giorgia Meloni incarica Fabio Panetta come nuovo governatore della Banca d’Italia. Un nome che, come dimostrato anche dagli interventi fatti a Sintra, piace ai mercati internazionali e agli altri banchieri centrali.

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