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Gazprom mantiene stabili i flussi tramite i gasdotti ucraini

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Nonostante le recenti minacce di Gazprom di interrompere il transito del gas attraverso l’Ucraina, i dati sulla trasmissione del gas indicano che il flusso continua normalmente anche dopo una settimana.

Il CEO di Gazprom, Alexei Miller, ha aumentato la tensione nella disputa sul transito del gas tra Mosca e Kyev, avvertendo il 6 luglio che l’azienda potrebbe imporre sanzioni contro Naftogaz, la compagnia energetica ucraina, a causa della continuazione del conflitto in Ucraina.

Nonostante ciò, i flussi di transito del gas ucraini sono rimasti stabili nei giorni successivi, mantenendosi leggermente sopra i 40 milioni di metri cubi al giorno. Secondo i dati forniti da Gazprom, le ultime stime giornaliere sono state di 42,4 milioni di metri cubi al giorno per il 11 e il 12 luglio.

Tuttavia si inasprisce la disputa tra Gazprom e la compagnia ucraina Naftogaz.

La difficile situazione di Gazprom

Gazprom ha sperimentato un drastico calo dei ricavi e dei profitti a seguito della significativa riduzione degli acquisti di gas da parte dell’Europa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I profitti della società per l’anno fiscale 2022 si sono collocati a 1,226 trilioni di rubli ($15,4 miliardi), con una diminuzione del 41% rispetto al 2021. La società ha attribuito questa diminuzione all’introduzione di una tassa straordinaria da parte del governo russo l’anno scorso.

Come conseguenza, Gazprom ha deciso di non distribuire dividendi per l’intero anno 2022, nonostante avesse pagato un dividendo intermedio di 1,208 miliardi di rubli ($15 miliardi) lo scorso autunno per i risultati ottenuti nella prima metà del 2022.

Nonostante la situazione chiaramente negativa, il Vicedirettore Generale di Gazprom, Famil Sadygov, ha cercato di presentare un lato positivo dicendo che hanno offerto agli azionisti la possibilità di ricevere in anticipo una somma significativa, affermando che i dividendi ricevuti hanno un valore reale superiore all’importo pagato alla fine dell’esercizio precedente.

A causa dei risultati deboli, il valore delle azioni di Gazprom è ulteriormente diminuito, portando a una perdita del quasi 10% nell’arco di 12 mesi. Tuttavia, le azioni delle società russe del settore petrolifero e del gas hanno registrato una performance migliore, con un aumento del 54,3% per le azioni di Rosneft e del 52,6% per Novatek.

Gazprom ha dovuto sopportare un drastico calo dei ricavi nel 2022.

L’alternativa turca

Le forniture di gas verso l’Europa continuano ad aumentare attraverso l’unica altra rotta disponibile, ossia la continuazione via terra del gasdotto Turk Stream che rifornisce i paesi balcanici e l’Ungheria.

Nel corso di luglio, si è registrato un ulteriore incremento delle forniture giornaliere medie attraverso la sezione del Turk Stream diretta all’Europa, che ha raggiunto i 41,6 milioni di metri cubi al giorno, mostrando un aumento del 13% rispetto agli ultimi 10 giorni di giugno.

Mosca intende mantenere il Turk Stream come una rotta chiave per le esportazioni di gas verso l’Europa e conta sull’hub del gas proposto in Turchia per mantenere e aumentare le vendite di gas russo al continente, nonostante la forte tensione tra Mosca e l’Unione Europea, che ha reso poco appetibili le importazioni di gas russo tramite gasdotti per molti acquirenti della regione.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato il 10 luglio che la Russia continuerà a collaborare con la Turchia per lo sviluppo dell’hub del gas, nonostante il fatto che Ankara abbia violato un accordo di scambio di prigionieri permettendo a ex comandanti di Azov che avevano combattuto a Mariupol l’anno scorso di fare ritorno in Ucraina. Secondo Peskov, la questione di Azov non è collegata alla cooperazione economica tra Russia e Turchia.

Inoltre, Peskov ha affermato l’11 luglio che Mosca comprende la decisione della Turchia di sostenere l’adesione della Svezia alla NATO, poiché Ankara ha i suoi obblighi all’interno dell’Alleanza Atlantica. Ha ammesso che Russia e Turchia hanno divergenze, ma ha sottolineato che esiste anche un’altra parte delle relazioni bilaterali che è mutuamente vantaggiosa.

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