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Germania pronta ad approvare maxi-piano per i gasdotti idrogeno verde, il piano vale €20 miliardi
La Germania è pronta ad approvare un nuovo piano di incentivi per l’idrogeno verde, dopo che la coalizione di governo ha trovato un accordo per allocare grandi risorse su un piano di lungo termine. L’obiettivo è quello di insistere soprattutto sulla rete di distribuzione, uno dei problemi principali di questa tecnologia. L’idrogeno è l’elemento con gli atomi più piccoli in assoluto, ed è per questo che è molto difficile riuscire a contenerlo all’interno delle tubature; la Germania però è totalmente intenzionata a rendere questa forma di combustibile sostenibile il suo futuro sostituto al gas naturale, soprattutto ora che la nazione non può più contare sulle importazioni di gas naturale a basso costo dalla Russia.
Il piano è quello di costruire, entro il 2037, la più grande rete di distribuzione di idrogeno verde al mondo. Si tratta di un progetto da 9.700 chilometri di tubature, arrivando a toccare gli hub commerciali e distribuendo direttamente in tutte le grandi città tedesche. Le società che si occuperanno di questi progetti potranno contare non soltanto su grandi fonti di finanziamento, ma anche sulla protezione dalla bancarotta. L’obiettivo di queste nuove regole è rendere estremamente attraente per le imprese investire sull’idrogeno verde, in modo da portare quanta più concorrenza possibile sul mercato.
Un piano senza precedenti in questo millennio
L’ultima volta che la Germania si è trovata di fronte a un progetto così ambizioso per la distribuzione di una commodity è stato quando la nazione ha iniziato a sviluppare il suo network di gasdotti per il gas naturale. Oltre il 60% della rete sarà proprio costituito da condotti già esistenti, che verranno rinnovati per essere compatibili con il trasporto di idrogeno verde. Attualmente c’è solo una nazione in Europa che sta testando la distribuzione di idrogeno verde nei gasdotti classici: il Portogallo, che sta conducendo questo esperimento da diversi mesi. Ma nel caso dell’esperimento portoghese, viene utilizzata una miscela al 20-30% di idrogeno verde combinata al gas naturale.
L’investimento previsto per la realizzazione del progetto è di €20 miliardi, potenzialmente rendendolo il piano di finanziamento più grande mai approvato durante il governo Scholz. I finanziamenti saranno utilizzati non soltanto per permettere alle aziende di avere la liquidità con cui sviluppare i progetti, ma verrà anche garantito un profitto del 6,7% netto su tutti i fondi investiti nella rete di distribuzione. Combinando questo incentivo all’esenzione dalla bancarotta, i rischi corsi dalle imprese che intendono partecipare agli appalti sono vicini a zero.
Una mossa decisiva verso l’idrogeno verde
Al momento l’idrogeno verde rappresenta ancora meno dell’1% della quantità totale di energia prodotta e consumata nell’Unione Europea, malgrado l’UE sia una delle aree che ha investito di più su questa tecnologia e sulla transizione energetica in generale. Con i costi per la produzione di idrogeno ancora molto alti, il dibattito è rimasto molto acceso in questi anni: c’è chi lo ritiene troppo costoso per diventare mai una vera alternativa al gas naturale, e chi invece ritiene che possa essere davvero una delle forme di energia centrali per il futuro. Con la decisione di oggi, la Germania è forse la prima nazione al mondo a vincolarsi fortemente a un network di distribuzione dell’idrogeno verde su larga scala. Con questa decisione, il governo tedesco ha deciso di porre fine al dibattito e affermare in modo molto chiaro che l’idrogeno verde dovrà diventare l’alternativa numero uno al gas naturale. Questa è una decisione con un impatto estremamente grande, che potrebbe essere replicata velocemente da altri paesi europei e dagli Stati Uniti.