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Goldman Sachs: AI può aumentare il PIL del 7% in 10 anni

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In una nuova ricerca condotta da Goldman Sachs, l’impatto delle AI generative come ChatGPT è valutato un aumento del 7% del PIL globale in dieci anni. La nuova ricerca si concentra sulle capacità di questa intelligenza artificiale e sul suo potenziale per aumentare la produttività, ma anche per sostituire posizioni lavorative o cambiarne profondamente la natura. Un report interessante, che fa riflettere su come l’intelligenza artificiale possa cambiare profondamente molte industrie.

Bisogna sempre tenere conto del fatto che una tecnologia così avanzata e innovativa, per quanto attenti possano essere i ricercatori di Goldman Sachs, porterà sempre a un futuro non prevedibile al 100%. Detto questo, la nuova ricerca evidenzia dei fattori interessanti che avranno sicuramente il loro impatto sull’economia. Anche se non fosse totalmente accurata, rimane una ricerca ricca di spunti.

L’AI Generativa sta già facendo parlare di come potrebbe cambiare il mondo nei prossimi anni

L’impatto sul mondo del lavoro

Una buona notizia è che, secondo Goldman Sachs, soltanto il 5% delle posizioni lavorative potrebbero essere completamente sostituite da ChatGPT e altre AI generative in base alle tecnologie attuali. Questa cifra va però aggiustata in base al fatto che, in realtà, l’intelligenza artificiale generativa è solo all’inizio del suo periodo di forte espansione. Il suo vero potenziale emergerà nel corso degli anni, così come sarà più chiaro il suo impatto sull’economia.

Detto questo, ci sono molti settori in cui il numero di lavoratori potrà essere fortemente ridotto grazie alla generative AI. Due settori in particolare risultano essere molto impattati: secondo Goldman Sachs, il 44% dei lavori nel settore legale è a rischio. L’influenza maggiore si attende però sul settore amministrativo, dove addirittura il 46% degli occupati potrebbe venire sostituito dall’intelligenza artificiale. Cifre non di poco conto, che riguardano da vicino milioni di lavoratori in tutto il mondo.

Come è facile immaginarsi, l’impatto più basso si attende nei settori che prevedono un lavoro prettamente manuale: il 6% di chi lavora nelle costruzioni e solo il 4% di chi lavora nella manutenzione degli edifici rischiano il loro posto di lavoro per via dell’AI generativa. Bisogna ricordare che altre tecnologie, come la robotica, non sono tenute in considerazione all’interno della ricerca condotta da Goldman Sachs.

Goldman Sachs è già molto attiva nello studio delle potenzialità dell’AI generativa

L’impatto positivo sulla crescita globale

Per quanto Goldman Sachs si aspetti un impatto così forte sul mondo del lavoro, si attende anche che ci siano dei risvolti positivi per quanto riguarda la crescita globale. Alcuni effetti come i minori costi di personale, l’aumento della produttività dei dipendenti e la creazione di nuovi posti di lavoro che “sposano” l’AI saranno potenziali leve per favorire la crescita del PIL in tutto il mondo. La stima è di un aumento del 7% del PIL a livello globale nel corso del prossimo decennio.

Il rischio è che questa crescita vada a favore di pochi e a discapito di molti. Chi rischia di perdere il proprio lavoro non sarà felice di sapere che gli azionisti della società per cui lavorava ora ottengono rendimenti più alti perché, grazie all’AI, possono smettere di pagare il suo stipendio. Detto questo, è importante ricordare che le stime di Goldman Sachs possono facilmente andare incontro a deviazioni e che attualmente è quasi impossibile prevedere con esattezza il vero impatto potenziale dell’intelligenza artificiale generativa.

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