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Goldman Sachs prevede un superciclo delle materie prime

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Goldman Sachs, una delle principali banche d’investimento al mondo, prevede un superciclo delle materie prime guidato dalla Cina e una diminuzione degli investimenti nei mercati energetici. Il capo del ramo delle materie prime di Goldman Sachs, Jeff Curie, ha detto martedì al Financial Times Commodities Global Summit che il panico nel settore bancario ha scatenato un esodo dai mercati dell’energia, che ha spinto gli investitori verso le materie prime.

Currie ha spiegato che le perdite registrate nel settore bancario hanno portato gli investitori a cercare alternative più sicure e redditizie, come le materie prime. Questo ha provocato un aumento della domanda e dei prezzi delle materie prime, il che potrebbe portare a un superciclo di lunga durata.

Goldman Sachs prevede un superciclo dopo la “fuga” dai mercati dell’energia in seguito alle crisi bancarie.

Quando si verifica un superciclo?

Un superciclo di materie prime è un periodo di notevole aumento dei prezzi delle materie prime che si verifica per un lungo periodo di tempo, spesso di diversi anni o addirittura decenni. Questi cicli sono spesso alimentati da una forte domanda globale, dall’aumento della produzione e dallo sviluppo di nuove tecnologie.

Un superciclo di materie prime può essere innescato da una serie di fattori, come una rapida crescita economica in paesi in via di sviluppo come la Cina, la quale ha una forte richiesta di materie prime per alimentare la propria crescita economica. Altri fattori che possono contribuire a un superciclo di materie prime includono l’aumento dei prezzi dell’energia, i conflitti geopolitici, le condizioni meteorologiche avverse, le carenze di approvvigionamento, i problemi di produzione e le fluttuazioni valutarie.

Anche se i supercicli di materie prime possono portare a notevoli opportunità di investimento, l’aumento dei prezzi può portare a una forte inflazione, che può influire negativamente sulla crescita economica e sui profitti delle aziende. Inoltre, la volatilità dei prezzi delle materie prime può comportare una maggiore incertezza per gli investitori e le aziende che dipendono da queste materie prime.

L’aumento della domanda da parte della Cina potrebbe favorire un superciclo di materie prime.

Le stime di Jeff Curie

Secondo quanto dichiarato da Jeff Currie, il panico nel settore bancario ha causato un aumento delle perdite, che si sono poi riversate sul mercato delle materie prime. Secondo Currie, ci vorranno mesi per recuperare il capitale. Inoltre, entro giugno è previsto un deficit che potrebbe aumentare i prezzi del petrolio.

Alla conferenza, Jeff Currie ha parlato di prospettive future del rame “straordinariamente positive”. Ciò è dovuto principalmente alle scorte di rame che si prevede raggiungeranno il loro livello più basso di sempre, a 125.000 tonnellate, e al picco di offerta che si verificherà nel 2024.

Il recente aumento di martedì del prezzo del rame è stato attribuito alla solida domanda, ma anche alla relativa calma nel settore bancario rispetto alle ultime settimane. Il panico bancario ha portato alla chiusura di istituti come la Silicon Valley Bank e la Signature Bank di New York, alimentando molte preoccupazioni per il mercato.

Goldman Sachs ha affermato che il crollo dell’SVB potrebbe portare a una pausa negli aumenti dei tassi, il che potrebbe portare a una domanda più elevata di greggio rispetto a quanto previsto in precedenza.

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