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Google annuncia l’introduzione dell’AI nella sua ricerca
Al fine di generare lo stesso entusiasmo tra i consumatori suscitato dal recente rilancio del motore di ricerca concorrente Bing di Microsoft Corp, Google, controllata da Alphabet Inc, ha introdotto l’intelligenza artificiale per il suo prodotto di ricerca principale.
Durante l’annuale conferenza I/O a Mountain View, in California, Google ha presentato una versione aggiornata del suo motore di ricerca chiamata “Search Generative Experience“. Questa nuova versione è in grado di rispondere alle domande aperte degli utenti mantenendo al contempo la sua tipica lista di collegamenti al Web.
Il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, ha dichiarato che l’azienda sta lavorando per ridisegnare tutti i suoi prodotti principali, incluso il motore di ricerca, integrando l’intelligenza artificiale generativa anche in prodotti come Gmail (che può creare bozze di messaggi) e Google Photos (che può apportare importanti modifiche alle immagini).
L’AI di Google
Il nuovo sistema di ricerca di Google richiede ancora l’inserimento di una query da parte dell’utente, ma presenta alcune novità. Oltre ai soliti link ai siti web, frammenti di contenuti e pubblicità, in alcune situazioni la parte superiore della pagina mostrerà del testo sintetizzato dall’AI, che raccoglie informazioni da diverse fonti sul web e fornisce dei link a tali pagine web. In questo modo, gli utenti possono porre ulteriori domande per ottenere informazioni più specifiche.
Ad esempio, se si effettua una ricerca sulla cerimonia di incoronazione del nuovo re britannico, il sistema potrebbe presentare un breve riassunto dell’evento. Invece, se la ricerca è incentrata sulle ebike, l’AI di Google può offrire degli elenchi puntuali di recensioni di prodotti pubblicate da vari siti web e linkare a negozi online dove l’utente può acquistare.
La versione rinnovata di ricerca sarà accessibile negli Stati Uniti tramite una nuova funzione chiamata “Search Labs“. Tuttavia, non sarà attivata di default per tutti gli utenti di Google.
È importante notare che il nuovo sistema di ricerca di Google non sarà antropomorfizzato come ChatGPT ed eviterà argomenti controversi come la politica e i consigli medici e finanziari. Infatti, se si chiedono informazioni su questioni politiche o mediche, l’AI di Google si asterrà dal rispondere.
Liz Reid, vicepresidente della ricerca di Google, ha sottolineato che la tecnologia è ancora in una fase iniziale e ci saranno inevitabilmente degli errori. Tuttavia, la società è entusiasta delle nuove funzionalità e spera di migliorarle sempre di più nel tempo.
Paura del cambiamento?
Aravind Srinivas, CEO di Perplexity AI, una startup che sta lavorando sull’AI generativa per la ricerca web, ha dichiarato che il lancio cauto di Google suggerisce che l’azienda non è ancora pronta per apportare importanti modifiche alla ricerca.
Secondo lui, il fatto che Google stia combinando il contenuto generativo con i risultati di ricerca convenzionali, invece di sostituirli, dimostra la cautela dell’azienda nel mettere in discussione il suo business principale.
L’introduzione di modelli di AI avanzati come ChatGPT ha suscitato preoccupazioni tra alcuni esperti, che temono un rapido avanzamento dell’AI e la creazione di tecnologie più difficili da controllare e contenere.
Geoffrey Hinton, uno dei pionieri del settore e in passato uno dei ricercatori di maggior rilievo di Google, ha recentemente lasciato l’azienda per attirare l’attenzione sui pericoli che questi modelli di AI possono comportare.
All’evento I/O, Google sta annunciando numerosi progetti e servizi che utilizzano l’AI generativa presente in ChatGPT. Tuttavia, i primi tentativi dell’azienda di integrare questa tecnologia in un prodotto di ricerca dominante potrebbero avere conseguenze significative per i suoi numerosi utenti e per l’azienda stessa.