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HSBC e Google insieme per dare $1 mld a startup green

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Per le startup che offrono soluzioni valide per l’ambiente, oggi potrebbe segnare una data importante: quella in cui due colossi, Google e HSBC, hanno deciso di unire le forze per finanziare le tecnologie più promettenti. L’obiettivo è arrivare a un portafoglio di investimenti da un miliardo di dollari, direzionando i capitali verso i progetti che hanno una comprovata tecnologia in grado di aiutare la transizione ambientale. Le startup verranno scelte da tutto il mondo e potranno proporre soluzioni di vario genere, che vanno dal monitoraggio delle emissioni di CO2 a nuovi modi per produrre idrogeno verde, passando per tutto ciò che concerne l’abbattimento dei gas serra e l’energia rinnovabile.

Questa operazione arriva in un momento importante, proprio mentre il mondo sta vivendo per la prima volta gli effetti di un riscaldamento di 1.5 °C rispetto al periodo pre-industriale. E secondo l’International Energy Agency, le startup ricopriranno un ruolo fondamentale in questa transizione: l’agenzia stima che il 50% della riduzione delle emissioni inquinanti da qui al 2050 proverrà da tecnologie che in questo momento non hanno ancora raggiunto la totale maturità o non sono ancora impiegata su larga scala. I governi possono indubbiamente aiutare in questo, ma investimenti privati guidati da due società come Google e HSBC possono assicurarsi che i fondi arrivino realmente ai progetti più meritevoli.

Al momento non si sa ancora quante startup verranno finanziate

Cosa prevede la nuova partnership

Secondo quanto stabilito fino a questo momento, la partnership tra Google e HSBC dovrebbe funzionare con una divisione dei ruoli. Google si occuperà di mettere alla prova la tecnologia delle startup candidate ai finanziamenti, in modo da valutare il loro impatto sulla transizione energetica e soprattutto per comprendere la reale fattibilità economica e tecnologica di quanto promesso dai fondatori. HSBC si occuperà invece di apportare il capitale. L’obiettivo delle due società è sia quello di aiutare la transizione energetica, sia quello di essere tra i primi investitori in aziende che potenzialmente potrebbero arrivare a valere miliardi di dollari in futuro.

Questo è un momento anche molto delicato per le startup green. Con l’aumento dei tassi d’interesse, i finanziamenti sono diventati estremamente cari già tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Dopo la crisi bancaria americana, con il fallimento di Silicon Valley Bank, è diventato ancora più difficile ottenere prestiti o investimenti diretti dalle banche per finanziare piccoli progetti in fase di espansione. Indubbiamente saranno molte le startup interessate a candidarsi per questa nuova iniziativa, visto il complicato mercato dei capitali di questo periodo storico.

I manager di HSBC fanno sapere che lavorare con Google li fa sentire più sicuri in relazione alla qualità dei progetti da finanziare

HSBC punta sulle startup

Proprio HSBC aveva rilevato lo scorso anno le attività di Silicon Valley Bank nel Regno Unito, promettendo che al pari dell’istituto di credito defunto avrebbe favorito gli investimenti per le piccole società. Già alcuni mesi fa il colosso bancario aveva annunciato una serie di investimenti in startup legate a veicoli elettrici, batterie al litio e altre soluzioni green. La partnership con Google segna un passo in più in una direzione già ben chiara per la banca, il cui amministratore delegato ha ricordato come HSBC sia molto più avanti nell’attenzione all’ambiente rispetto a quanto attualmente richiesto dalle normative. Poche ore dopo l’annuncio del nuovo progetto con Google, HSBC ha anche annunciato il suo investimento di venture capital in una nuova piattaforma che fa da intermediario tra compratori e venditori di energia rinnovabile.

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