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Huawei, nel primo semestre 2024 utili in crescita grazie agli smartphone
Nel primo semestre 2024 gli utili di Huawei sono in crescita grazie al lancio di nuovi smartphone e alla divisione che si occupa di componenti auto.
Huawei, nel corso del primo semestre 2024, ha registrato un forte incremento dei ricavi e dell’utile netto. Le vendite degli smartphone sono in crescita e notizie positive arrivano anche dalla sua attività di componenti per auto intelligenti, divisione che non appare essere stata condizionata dalle sanzioni provenienti dagli Stati Uniti.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2024 l’utile netto è cresciuto del 18% arrivando a 54,9 miliardi di yuan – pari a 7,7 miliardi di dollari -. Il fatturato, invece, è cresciuto del 34,4% sfiorando i 417,5 miliardi di yuan. Per Huawei questo è stato il risultato semestrale (relativo alla prima parte dell’anno) più alto dal 2020.
Al momento Huawei non ha fornito maggiori indicazioni sulla ripartizione degli utili per le singole attività. Un portavoce, ad ogni modo, ha spiegato che il suo principale business consumer – nella quale rientrano gli smartphone e i PC – e l’unità che si occupa dei componenti per le auto intelligenti hanno registrato degli ottimi risultati.
Stando ad alcuni dati diffusi dalla società di ricerca Canalys, Huawei avrebbe spedito qualcosa come 22,2 milioni di smartphone dalla Cina nel corso del primo semestre 2024. Rispetto all’anno precedente è stato registrato un aumento del 55%.
I punti di forza di Huawei
Nel 2023 Huawei è tornata sul mercato con uno smartphone premium 5G della serie Mate 60, mentre quest’anno è sbarcato con i telefoni di fascia alta della serie P. La maggior parte delle vendite, però, viene effettuata nel mercato interno.
I lanci, almeno in Cina, sono stati celebrati come un vero e proprio trionfo rispetto alla sanzioni inflitte dagli Stati Uniti, che, dal 2019, stanno impedendo all’azienda di accedere ai chip avanzati e ad una serie di tecnologie Usa.
Washington vede Huawei come un rischio per la sicurezza nazionale, un’accusa che l’azienda nega. Da allora, le sanzioni statunitensi si sono estese fino a comprendere divieti di esportazione di chip statunitensi altamente avanzati a tutte le aziende cinesi, con Washington che cerca di impedire i progressi tecnologici per l’esercito cinese.