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Il lancio di Starship è un successo: SpaceX più vicina a Marte – e alla quotazione in Borsa
Il quarto lancio di Starship, il razzo più grande mai costruito da SpaceX, è stato un successo. La società ha lanciato il vettore alle 08.50 locali dal suo stabilimento in Texas, in vista di una missione di poche ore ma che è stata preparata per oltre un anno: SpaceX ha investito tra $2 miliardi e $3 miliardi sul programma Starship soltanto nel 2023, ed è previsto che il ritmo degli investimenti non si fermi nel corso dei prossimi anni. Questo non è soltanto il razzo con cui Elon Musk ambisce a portare la sua azienda su Marte, ma è anche il razzo su cui la NASA fa affidamento per le sue missioni più ambiziose nei prossimi dieci anni. A livello finanziario il lancio è stato seguito per via delle speculazioni sulla possibilità che SpaceX si quoti in Borsa, un’eventualità ancora più probabile dopo il successo di oggi.
Questa è la prima volta in cui Starship riesce ad atterrare totalmente integra nelle acque oceaniche, confermando il fatto che il razzo può essere riutilizzato dopo la sua prima missione. La possibilità di utilizzare lo stesso razzo più e più volte è proprio ciò che permette alla società di avere un grande vantaggio competitivo a livello economico rispetto ai programmi che la NASA sviluppava in proprio prima di concedere gli appalti a SpaceX. Dopo aver ormai trasformato il Falcon 9 in un campione di affidabilità, ora sembra che anche Starship sia pronta per essere rifornita e rilanciata regolarmente.
Test importante per Starship
Questo test è stato un successo sotto ogni punto di vista. Il booster del razzo è atterrato come previsto, in modo controllato, all’interno delle acque del Golfo del Messico. Nel frattempo Starship ha proseguito il suo viaggio verso lo spazio, dove ha anche provato ad aprire il portellone dell’area dove verranno in futuro sistemati i carichi da trasportare in orbita. Il successo di questa fase della missione conferma che il veicolo ormai è pressoché pronto per essere utilizzato per il suo primo obiettivo commerciale, cioè il trasporto di grandi quantità di satelliti di Starlink da dispiegare su base settimanale per aumentare la copertura del servizio.
Dopo aver completato la sua missione, Starship è rientrata con successo nelle acque dell’oceano indiano. Questa è stata la fase più delicata della missione, in cui la navicella è riuscita a resistere al calore estremo generato dall’attrito con l’atmosfera terrestre. Anche se sulla diretta di SpaceX sembra di aver notato dei detriti, Startship è ritornata in ottime condizioni ed è pronta per essere utilizzata un’altra volta. Considerando che Starlink sta adocchiando una IPO da ormai diverso tempo, e che il suo destino è legato a doppio filo alla capacità di SpaceX di lanciare i satelliti in orbita, il successo di oggi è un segnale anche per le Borse.
Si accorcia il viaggio verso la IPO
Non è chiaro se SpaceX arriverà prima su Marte o a Wall Street, ma la posizione dell’azienda è molto chiara: l’obiettivo è arrivare a quotarsi in Borsa, ma senza fretta. Ci vorranno anni, secondo quanto dichiarato dal management, prima che si proceda con la IPO: dopo le diatribe sullo stipendio di Elon Musk in Tesla, il patron di SpaceX preferisce evitare di mettere la sua azienda in mano agli investitori. L’obiettivo in questo momento non è concentrarsi sui profitti ma sulla tecnologia, con la speranza di investire i proventi delle attività commerciali per continuare il viaggio dell’azienda verso la colonizzazione del pianeta rosso. Piuttosto sembra probabile che già nei prossimi 3-4 anni venga separata Starlink, con una quotazione in Borsa separata di questa unità di business.