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Il Pakistan rischia di dover pagare $18 miliardi all’Iran

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Mentre il Pakistan continua ad affrontare una grave crisi economica, il governo di Shehbaz Sharif sta facendo tutti gli sforzi possibili per raggiungere un accordo con il Fondo Monetario Internazionale al fine di evitare il default del paese, in grave difficoltà finanziaria. Tuttavia, è probabile che Islamabad debba affrontare una perdita considerevole di 18 miliardi di dollari, a causa del mancato rispetto dell’impegno preso con l’Iran per la realizzazione di un gasdotto.

Il progetto, che dovrebbe fornire al Pakistan circa 750 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno, ha incontrato numerosi ostacoli, il principale dei quali è rappresentato dal fallimento del Pakistan nel completare la propria sezione dell’infrastruttura.

Mentre l’Iran ha già completato la propria parte del gasdotto, il Pakistan deve ancora terminare la parte che attraversa il suo territorio entro il 2024. In caso di mancato completamento, l’Iran ha minacciato di intentare una causa legale e richiedere un risarcimento di 18 miliardi di dollari.

L’Iran, che ha già completato la sua parte di progetto chiede adesso un risarcimento al Pakistan.

Il Pakistan incolpa gli Stati Uniti

Il Ministero degli Esteri pakistano ha annunciato la volontà di discutere dei problemi con le parti interessate, inclusi l’Iran e gli Stati Uniti. Ciò ha scatenato una reazione forte da parte del capo del Comitato per i Conti Pubblici, un organismo di controllo della trasparenza per i ministeri e gli enti pubblici.

Secondo quanto riportato da Dawn, il capo del Comitato per i Conti Pubblici, Noor Alam Khan, ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero essere responsabili del risarcimento se non approvano il proseguimento del progetto della pipeline del gas tra Pakistan e Iran.

Khan ha sottolineato che gli Stati Uniti non dovrebbero applicare doppi standard, permettendo all’India di soddisfare le sue esigenze energetiche mentre puniscono il Pakistan per lo stesso motivo. I ritardi nel completamento del gasdotto sono stati attribuiti alle sanzioni statunitensi sull’Iran e alla pressione esercitata da Washington su Islamabad.

Il Pakistan attribuisce i ritardi nella costruzione del gasdotto alle sanzioni applicate dagli Stati Uniti all’Iran.

L’importanza del nuovo gasdotto per il Pakistan

Il gas che il Pakistan riceverebbe dall’Iran tramite il nuovo gasdotto è essenziale per la sicurezza energetica del paese.

L’anno scorso, dopo l’impennata dei prezzi dell’energia, il Pakistan è rimasto a corto di gas naturale liquefatto (GNL), poiché i paesi europei potevano permettersi di pagare prezzi più alti per il poco gas disponibile sul mercato. Come conseguenza, l’anno scorso nel paese vi sono stati molti episodi di importanti blackout durati per diversi giorni.

Questa situazione ha causato notevoli difficoltà per il Pakistan, in quanto la mancanza di energia ha avuto un impatto significativo sulle attività quotidiane dei cittadini e sull’economia del paese. La dipendenza di Islamabad dalle importazioni di GNL ha reso il paese vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi internazionali e alla concorrenza di altri mercati più ricchi.

Le conseguenze dei blackout sono state gravi, con interruzioni del servizio elettrico prolungate che hanno influenzato diversi settori, tra cui il commercio, l’industria manifatturiera e i servizi pubblici. Le persone hanno dovuto fare i conti con l’assenza di riscaldamento, illuminazione e refrigerazione, causando disagi e difficoltà nella vita quotidiana.

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