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Indonesia cerca finanziamenti per la transizione energetica

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L’Indonesia è alla ricerca di un investimento di 700 milioni di dollari per installare un impianto solare da 200 megawatt (MW), che sostituirà i generatori di energia diesel al fine di ridurre le emissioni di carbonio, ha dichiarato sabato 27 maggio l’azienda statale indonesiana di servizi pubblici Perusahaan Listrik Negara (PLN), che detiene il monopolio della distribuzione di energia elettrica in Indonesia e genera la maggior parte dell’energia elettrica del Paese.

Questo piano fa parte dell’obiettivo del più grande Stato-arcipelago del Sud-Est asiatico di raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2060.

L’ndonesia accelera verso la sostenibilità con un progetto di energia solare da 200 MW

Pianificata l’installazione di 200 MW di pannelli solari

La PLN aveva già pianificato l’installazione di 4,68 gigawatt (GW) di pannelli solari tra il 2021 e il 2030.

Evy Haryadi, il direttore della società, ha dichiarato che i 200 MW di energia solare rappresentano la prima fase di un piano a lungo termine per sostituire 1 GW di centrali elettriche a diesel con questa tipologia di energia pulita. Non sono state fornite, tuttavia, informazioni dettagliate sulla tempistica per la fase iniziale.

Una coalizione di Paesi (Giappone, Stati Uniti d’America, Canada, Regno di Danimarca, Unione Europea, Repubblica francese, Repubblica federale di Germania, Repubblica di Italia, Norvegia, Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord) ha promesso un finanziamento pubblico e privato di 20 miliardi di dollari per aiutare l’Indonesia nella transizione verso un’energia più pulita nell’ambito del partenariato Just Energy Transition Partnership (JETP), che rappresenta un potente esempio di azione attraverso una collaborazione globale tra economie emergenti e partner internazionali per affrontare insieme la crisi climatica.

Lo Stato asiatico mira a finalizzare entro agosto un programma dettagliato per l’allocazione dei fondi del progetto JETP, secondo il capo della segreteria indonesiana di JETP, Edo Mahendra, che ha aggiunto che il piano della PLN per passare dall’energia diesel alle energie rinnovabili sarà un programma pilota all’interno del JETP.

Il passaggio all’energia solare rappresenta una significativa svolta per l’Indonesia, che dipende ancora pesantemente dai combustibili fossili per il suo approvvigionamento energetico ed è di conseguenza uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra a livello mondiale. Infatti, secondo i dati del Global Carbon Project, un’organizzazione che cerca di quantificare le emissioni globali di gas serra e le loro cause, nel 2019 lo Stato-arcipelago asiatico ha emesso circa 1,4 miliardi di tonnellate di diossido di carbonio, che corrispondono al 3% delle emissioni globali.

È fondamentale che tutti i Paesi collaborino per ridurre le emissioni e mitigare i cambiamenti climatici

Per affrontare questa sfida, lo scorso febbraio l’Indonesia ha annunciato il lancio di un meccanismo di trading di crediti legati alle emissioni di anidride carbonica per le centrali termoelettriche a carbone, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra. Questa iniziativa è stata presentata dal Ministero dell’Energia e delle Risorse Minerarie del Paese e sarà attuata a partire dal prossimo anno. In questo modo, le centrali termoelettriche potranno acquistare crediti per le emissioni provenienti da progetti di riduzione delle emissioni e vendere crediti non utilizzati ad altre società. Si prevede che questo sistema possa sostenere l’Indonesia nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra di circa il 31% entro il 2030, nonché promuovere gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile, come l’ultimo impianto solare.

Queste mosse dimostrano l’impegno del Paese nella lotta al cambiamento climatico e nell’accelerazione della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

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