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Innovazione solare tedesca: NexWafe raccoglie €30 milioni
NexWafe, una delle numerose start-up tedesche nel settore dell’energia solare che sono emerse negli ultimi anni e che si occupa della produzione di tecnologie solari efficienti, convenienti e prodotte in modo pulito, ha annunciato mercoledì 31 maggio di aver raccolto 30 milioni di euro (pari a 33 milioni di dollari) di finanziamento aggiuntivo per accelerare la costruzione del suo primo impianto commerciale.
La società tedesca mira a produrre wafer solari ultra-sottili, altamente efficienti e di colore verde e ha dichiarato di aver già raccolto 100 milioni di euro (pari a più di 107 milioni di dollari) e prevede di ottenere finanziamenti aggiuntivi nel secondo semestre di quest’anno.
Un wafer solare è un sottile foglio di silicio cristallino, un semiconduttore che funge da substrato per dispositivi microeconomici per la fabbricazione di circuiti integrati nei pannelli fotovoltaici per la produzione di celle solari. Questa tecnologia è di vitale importanza per convertire l’energia solare direttamente in energia elettrica.
Rilancio dell’industria solare nazionale
La Germania mira a produrre l’80% della sua elettricità da fonti solari ed eoliche entro il 2030. Un tempo leader mondiale nella capacità installata di energia solare, ora il Paese dell’Europa occidentale intende rilanciare la sua industria di pannelli solari e ridurre la dipendenza dalla tecnologia rinnovabile di provenienza cinese.
I fondi raccolti da NexWafe saranno utilizzati per accelerare la costruzione della prima struttura commerciale della società a Bitterfeld, una frazione della città tedesca di Bitterfeld-Wolfen, nella Germania orientale. La produzione della struttura è prevista per il 2025, con una capacità stimata di 250 megawatt ogni anno. Davor Sutija, amministratore delegato di NexWafe, ha commentato in un comunicato che questo investimento segna l’inizio del piano dell’azienda di raccogliere fondi di entità molto più elevata nel secondo semestre del 2023.
Questi nuovi fondi saranno ottenuti attraverso un accordo di prestito convertibile e rappresentano la prima parte di una fase di finanziamento di serie D, che mira a raggiungere una cifra di qualche centinaia di milioni di euro.
Un finanziamento di serie D è una fase specifica di finanziamento che le start-up attraversano durante il loro percorso di crescita e raccolta di capitale, dopo essere passate attraverso diverse altre fasi di finanziamento (note come serie A, serie B e serie C), con ciascuna serie che rappresenta un round successivo di finanziamento. In genere, la serie D si raggiunge quando una start-up ha già dimostrato una significativa crescita, ha una base di clienti solida e ha dimostrato una valida traiettoria di profitto o valore aziendale. Questo round di finanziamenti viene, dunque, solitamente utilizzato per sostenere l’ulteriore espansione, il lancio di nuovi prodotti o servizi, l’espansione geografica o per consolidare la posizione di mercato della start-up.
Secondo quanto ha affermato l’azienda, il gruppo attuale di investitori di NexWafe ha contribuito anche all’ultima fase di finanziamento. Tra questi investitori si annoverano Reliance New Energy Limited, la società che fornisce servizi di generazione di energia, Aramco Ventures, il ramo di corporate venturing di Aramco, l’azienda leader mondiale nel settore dell’energia e dei prodotti chimici, e ATHOS Venture GmbH, un fondo di capitale di rischio che investe in iniziative con ambizioni globali alle prime fasi. Inoltre, hanno partecipato ai finanziamenti anche nuovi investitori, tra cui l’imprenditore ed ex politico australiano Malcolm Turnbull AC e il gestore di hedge fund con sede a Singapore Keshik Capital Pte. Ltd. La valutazione dell’azienda verrà determinata al termine della fase D della serie, è stato aggiunto.
Infine, NexWafe ha anche annunciato di aver concordato una collaborazione con Aramco Ventures dell’Arabia Saudita per la futura realizzazione di un impianto di produzione di wafer solari verdi in Arabia Saudita, grazie agli investimenti del Fondo per la Sostenibilità (Sustainability Fund) da 1,5 miliardi di dollari di Saudi Aramco, creato lo scorso anno con l’obiettivo di investire in tecnologie in grado di supportare una transizione energetica stabile e inclusiva.