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Intelligenza artificiale: Mark Zuckerberg lancia LLaMA

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Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha annunciato nella giornata del 24 febbraio la creazione di un nuovo strumento di intelligenza artificiale chiamato LLaMA (Large Language Model Meta AI). Questo grande modello di linguaggio è stato creato per aiutare gli scienziati e gli ingegneri a esplorare le applicazioni dell’intelligenza artificiale, come la risposta a domande e la sintesi di documenti. Meta, la società che ha sviluppato il modello, lo renderà disponibile ai ricercatori.

Meta di Mark Zuckerberg ha annunciato la creazione di un nuovo modello di intelligenza artificiale chiamato LLaMA

La corsa all’intelligenza artificiale è in costante evoluzione…

Il nuovo modello di Meta è stato sviluppato dal gruppo di ricerca sull’intelligenza artificiale di base, il FAIR (Fundamental AI Research), dell’azienda e ha come obiettivo quello di far progredire le applicazioni dell’intelligenza artificiale. LLaMA si presenta come uno strumento innovativo, che, secondo Mark Zuckerberg, sarà in grado non solo di generare testo, intrattenere conversazioni e riassumere materiale scritto, ma anche di svolgere compiti più avanzati, per esempio la risoluzione di problemi matematici complessi e la previsione della struttura delle proteine.

Il nuovo modello di Meta promette, così, di offrire maggiori possibilità di sviluppo nell’ambito dell’AI, grazie alla sua versatilità e alla disponibilità dei modelli per la comunità scientifica.

La corsa all’intelligenza artificiale, di fatto, è in costante aumento, con grandi aziende tecnologiche e startup ben finanziate che si contendono il primato nella creazione di nuove tecnologie AI. I grandi modelli di linguaggio, come ChatGPT 3 di OpenAI, Bing AI di Microsoft e il non ancora rilasciato Bard di Google, sono alla base di molte applicazioni dell’intelligenza artificiale, come la risposta a domande o la sintesi di documenti.

Diverse aziende tecnologiche si contendono il primato nella creazione di nuove tecnologie AI

…ma Meta sembra avere un asso nella manica con LLaMA

Il nuovo modello di Meta, tuttavia, si distingue da quelli concorrenti per la sua versatilità: sarà disponibile in diverse dimensioni, da 7 miliardi a 65 miliardi di parametri, consentendo ai ricercatori di selezionare la dimensione più adatta alle loro esigenze. Inoltre, l’IA è stata addestrata su oltre 20 lingue diverse.

Modelli di dimensioni maggiori, come ChatGPT 3 di OpenAI, hanno dimostrato di poter espandere le capacità dell’intelligenza artificiale, ma l’azienda tecnologica di Menlo Park, California, ha affermato che la sua soluzione richiede molte meno risorse e costi operativi meno elevati rispetto a quanto visto in precedenza nel campo dell’IA. Per esempio, ChatGPT 3 di OpenAI presenta 175 miliardi di parametri, a fronte di meno della metà dei parametri di LLaMA.

Un’altra caratteristica distintiva di questo nuovo strumento è la disponibilità dei modelli: Meta ha dichiarato che i propri modelli saranno disponibili per la comunità scientifica, offrendo così maggiori opportunità per la ricerca collaborativa. Ha inoltre espresso la propria volontà di procedere con un approccio responsabile.

In un post su Facebook, Zuckerberg ha infine affermato che LLaMA rappresenta un importante passo avanti nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e che l’azienda è impegnata in un modello di ricerca aperto per far progredire la tecnologia della stessa AI.

Per il momento, LLaMA non risulta integrata in alcun servizio dell’azienda e non ci sono informazioni sulla sua possibile integrazione nei servizi di Meta rivolti ai consumatori.

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