News

Italgas promette una crescita annua dei dividendi del 5%

Dopo l’acquisto di 2i Rete Gas, Italgas promette una crescita annua dei dividendi pari al 5%. Ecco le previsioni di crescita.

Pubblicato

il

Riflettori puntati su Italgas, che si aspetta una crescita a due cifre dell’utile netto e dell’utile netto di base. Lo si evince dal nuovo piano fino al 2030, che prevede una serie di investimenti consistenti. Ricordiamo che, nel corso della giornata di sabato, Italgas ha sottoscritto un accordo del valore di 5,3 miliardi di euro per acquisire 2i Rete Gas.

Ma entriamo un po’ nel dettaglio e cerchiamo di capire quali sono le aspettative del gruppo.

Italgas punta ad una crescita dei dividendi

Italgas ha comunicato che ha intenzione di garantire una crescita annua dei dividendi del 5% fino al 2026 a partire dal pagamento del 2023. In precedenza era stato promesso un 4%. Viene confermato, inoltre, che verrà distribuito il 65% dell’utile netto rettificato per azione.

Nel corso dei prossimi sette mesi, la società si è impegnata ad investire qualcosa come 15,6 miliardi di euro per completare l’acquisizione di 2i Rete Gas. Attraverso questi investimenti l’azienda ha intenzione, inoltre, di sviluppare la distribuzione del gas in Italia e in Grecia e rafforzare la propria presenza nel settore idrico.

A seguito dell’acquisizione di 2i Rete Gas, Italgas riesce a consolidare la propria posizione di distributore in Italia: acquistando il secondo operatore del settore diventa un vero e proprio leader in Europa.

Italgas ha intenzione di lanciare un’emissione di diritti pari ad un miliardo di euro per finanziare l’operazione, che dovrà, ad  ogni modo, passare al vaglio delle autorità antitrust. Grazie a questa acquisizione la società prevede di risparmiare 200 milioni di euro in efficienza sui costi dopo l’operazione. Ma non solo: è previsto un aumento dei ricavi dovuto all’investimento per la completa revisione digitale della rete 2i Rete Gas. Il fatturato dovrebbe raggiungere i 3,6 miliardi di euro, con un utile netto di 2,8 miliardi di euro entro il 2030.

Ciò rappresenta un tasso di crescita medio del 13% per gli utili prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni (EBITDA) e l’utile netto è di circa il 10% per gli utili per azione.

L’acquisizione di 2i Rete Gas

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio dell’operazione che vede Italgas acquistare 2i Rete Gas. Il valore complessivo dell’operazione è pari a 5,3 milioni di euro debito incluso.

Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, in una nota spiega che la fusione segna un passo importante nel consolidamento del settore della distribuzione del gas in Italia e creerebbe un attore leader in Europa.

Il valore patrimoniale dell’acquisizione è pari a 2,06 miliardi di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto e le altre passività nette di 2i Rete Gas a fine 2023 ammontano a 3,246 miliardi di euro.

Italgas coprirà i costi dell’operazione tramite un finanziamento ponte inizialmente sottoscritto da JP Morgan e concesso a un gruppo di banche tra cui Banco BPM, BofA Securities, Citi, JP Morgan, Morgan Stanley e Société Générale.

Successivamente, la società lancerà un’emissione di diritti da 1 miliardo di euro per rifinanziare il prestito ponte, con l’obiettivo di mantenere l’attuale profilo di rating creditizio.

Il fondo infrastrutturale italiano F2i detiene una quota del 64% in 2i Rete Gas, il secondo più grande distributore di gas del Paese. Il fondo pensione olandese APG e il gruppo di buyout Ardian detengono insieme il restante 36,1% tramite il veicolo Finavias.

La conclusione dell’operazione è prevista per la prima metà del 2025, previa approvazione delle autorità competenti.

In Italia la distribuzione del gas è un’attività regolamentata: l’Autorità per l’energia del Paese è responsabile della definizione delle tariffe per il trasporto del carburante e del ritorno sugli investimenti necessari per potenziare la rete.

JP Morgan ha agito come consulente finanziario per Italgas, Legance ha agito come consulente legale e Foglia and Partners si è occupato delle questioni fiscali. Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Rothschild e UniCredit hanno supportato gli azionisti di 2i Rete Gas nell’operazione.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version