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Joint venture tra APGCL e OIL: 620 MW di energia rinnovabile
Il governo dello stato indiano dell’Assam ha recentemente dato il via libera ad una joint venture tra la società Assam Power Generation Corporation Ltd (APGCL) e Oil India Ltd (OIL), con l’obiettivo di sviluppare sette progetti di energia verde nello stato. Si prevede che i progetti avranno una capacità combinata di 620 MW di energia rinnovabile, composta da 500 MW di energia solare e 120 MW di energia eolica.
L’iniziativa fa parte degli sforzi del governo per aumentare la quota di energia rinnovabile nella miscela energetica dello stato e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. I progetti di energia rinnovabile dovrebbero anche aiutare lo stato a soddisfare l’obbligo di acquisto di energia rinnovabile (renewable purchase obligation, RPO), che impone una certa percentuale di elettricità da fonti rinnovabili.
L’India si prepara a diventare una hub per la produzione di energia solare
L’approvazione della joint venture tra APGCL e OIL rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento della visione del governo di un’Assam sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Il progetto, infatti, dovrebbe attirare investimenti e creare opportunità di lavoro nello stato. Si prevede, inoltre, che contribuirà allo sviluppo socio-economico dello stato fornendo una fonte sostenibile di energia.
Il programma include progetti di energia solare galleggiante, progetti agrovoltaici e progetti di energia solare in varie località dello stato. I progetti saranno finanziati in un rapporto tra debito e patrimonio netto di 80:20, senza alcun onere per il governo statale. Durante la fase di costruzione di 12 mesi, questi progetti hanno il potenziale per creare 1.465 posti di lavoro, con 268 opportunità per la fase operativa di 25 anni.
I progetti di energia solare saranno realizzati in vari distretti, tra cui Sivasagar, Jorhat, Golaghat, Kamrup, Nalbari e Dhubri. I progetti di energia eolica, invece, saranno ubicati nei distretti di Dibrugarh e Tinsukia. La joint venture dovrebbe anche introdurre le ultime tecnologie in materia di energia rinnovabile e creare un centro di conoscenza per l’energia rinnovabile nello stato. Il progetto sarà implementato in modo graduale, con la prima fase prevista entro i prossimi due anni.
Lo sviluppo di questi progetti non solo contribuirà alla sicurezza energetica dello stato, ma aiuterà anche a mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, permettendo allo stato di ridurre la propria impronta di carbonio.
L’India diventa un attore chiave nella generazione di rinnovabili
Quella del governo dell’Assam non è l’unica implementazione di progetti di energia verde in India. Il Paese, infatti, sta portando avanti numerose iniziative per diventare un attore fondamentale nella generazione di rinnovabili a livello globale.
A tal proposito, durante il primo Solar Power Congress di ETEnergyworld, dove ha partecipato come ospite d’onore, il primo ministro indiano Narendra Modi ha stabilito una chiara roadmap per la crescita del settore dell’energia rinnovabile nel Paese. Entro marzo 2024, infatti, verranno istituiti parchi solari “ultramega” con una capacità di generazione di 40 Gigawatt, ha annunciato il membro del Parlamento Lok Sabha Jagdambika Pal.
Di fatto, il governo indiano ha approvato 57 parchi solari con una capacità aggregata di circa 39.285 MW nell’ambito del programma per lo “Sviluppo di parchi solari e progetti di energia solare ultra mega” in 13 stati. L’obiettivo di questi impianti è quello di contribuire alla crescita del settore dell’energia verde nel Paese, riducendo al contempo la dipendenza dalle fonti di energia fossile e promuovendo la sostenibilità ambientale.
Pal, che è anche il presidente del Comitato parlamentare permanente sull’energia, ha dichiarato che il panel sta raccogliendo le opinioni di tutte le parti interessate per affrontare le questioni associate al Disegno di Legge sull’elettricità.
Tra gli altri relatori del congresso c’erano Nina Fenton, responsabile della rappresentanza regionale per il Sud Asia della Banca europea per gli investimenti (BEI), Vibha Dhawan, direttore generale del The Energy and Resources Institute (TERI), Suman Sharma, amministratore delegato della Solar Energy Corporation of India (SECI) e Shashank Sharma, fondatore e CEO di SunSure Energy.
Nel suo discorso all’evento, Suman Sharma ha dichiarato che la SECI è riuscita a imporsi come il più grande trader di energia rinnovabile del Paese e ha intenzione di lanciare gare d’appalto per lo stoccaggio delle batterie e l’applicazione di idrogeno verde. Inoltre, l’agenzia ha rilasciato una richiesta di offerte per la progettazione, l’ingegneria, la fornitura, la costruzione, il montaggio, il collaudo e la messa in servizio di un progetto solare fotovoltaico galleggiante da 100 MW presso la diga di Getalsud a Ranchi, Jharkhand. Il progetto prevede 10 anni di operazione e manutenzione dell’impianto.
In conclusione del primo Congresso Solare, dunque, gli esperti hanno espresso il desiderio che l’India giochi un ruolo sempre più importante nella catena di approvvigionamento globale, sottolineando l’importanza delle rinnovabili.
I numerosi investimenti nel settore arrivano in un momento in cui il sistema bancario indiano è resistente alle crisi e ben protetto, secondo il governatore RBI.