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Kamala Harris, la sua vittoria darà impulso alla crescita economica. Lo dice Goldman Sachs
Un’eventuale vittoria di Kamala Harris alle presidenziali di novembre contribuirebbe a dare impulso alla crescita economica degli Usa.
Kamala Harris alla Casa Bianca darà impulso alla crescita economica degli Stati Uniti, almeno per i primi due anni dal suo insediamento. La candidata democratica alla presidenza Usa ha ricevuto un forte endorsement da Goldman Sachs, che tratteggia quali potrebbero essere gli scenari a seguito di una sua ipotetica vittoria.
Nel caso in cui a trionfare dovessero essere i repubblicani – o peggio ancora con un governo diviso alla cui guida c’è Donald Trump – la produzione economica subirebbe un duro colpo, almeno nel 2025. Ma, soprattutto, determinerebbe un aumento delle tariffe sulle importazioni e una politica sull’immigrazione molto più severa. È quanto si legge in una nota diffusa da Goldman Sachs.
La crescita dell’occupazione sotto un governo democratico a guida Kamala Harris sarebbe, con ogni probabilità, molto più forte che sotto un governo repubblicano.
Goldman Sachs preferisce Kamala Harris
La sfida tra Kamala Harris e Donald Trump è serrata. La vice di Joe Biden ha un leggero vantaggio nei sondaggi nazionali e in alcuni stati chiave.
Goldman Sachs ritiene che se Trump dovesse vincere con un’ampia maggioranza o con un governo diviso, la crescita sarebbe fortemente condizionata dai dazi e da una politica di immigrazione molto più restrittiva. Due fattori che andrebbero a compensare l’impulso fiscale positivo: l’impatto sulla crescita del Pil sarebbe pari a -0,5 punti percentuali nel corso del secondo semestre 2025. Ma si attenuerebbe nel corso del 2025.
Discorso diverso, invece, se dovesse vincere Kamala Harris. La nuova spesa e l’ampliamento dei crediti d’imposta per i redditi medi andrebbero a compensare i minori investimenti dovuti alle aliquote fiscali più elevate per le società. La conseguenza sarebbe una leggera crescita del Pil nel periodo 2025-2026.
A seguito della vittoria di Kamala Harris la crescita dei posti di lavoro sarebbe di 10.000 unità al mese in più rispetto a quella prevista con la vittoria di Donald Trump. E di 30.000 unità in più nel caso in cui dovessero vincere i repubblicani.
Goldman sachs ritiene che una vittoria di Trump porterebbe probabilmente all’aumento dei dazi sulle importazioni di automobili dalla Cina, dal Messico e dall’Unione Europea, il che farebbe aumentare l’inflazione di fondo.