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La Germania fa shopping di gas naturale in Nigeria

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha iniziato la sua visita a un grande impianto di gas naturale e minerali in Nigeria, in occasione del suo tour sub-sahariano che lo vedrà coinvolto in diversi incontri con capi di Stato locali. L’obiettivo è quello di raggiungere nuovi accordi per assicurare la sostenibilità del mercato dell’energia in Germania, dopo che la nazione si è confermata in recessione per il 2023. Questa è la terza visita di Scholz in meno di due anni, un netto cambio di tendenza segnato anche dall’embargo alle forniture di combustibili fossili dalla Russia. Tradizionalmente il governo tedesco era stato uno dei meno coinvolti nei dialoghi commerciali con questa parte del mondo.

Il viaggio di Scholz è subito in iniziato con un importante accordo di collaborazione con il governo nigeriano. La Germania si dichiara interessata a investire nelle miniere locali e soprattutto nel settore del gas e del petrolio. L’obiettivo è quello di aiutare la nazione a far crescere la propria industria petrolifera e ad aumentare il proprio export, assicurando al tempo stesso alla Germania e alle sue imprese una quota dei profitti e un mercato sicuro di approvvigionamento delle materie prime. Per il momento ci si è limitati a un memorandum, cioè ad un accordo da sviluppare poi in piani concreti nel corso dei prossimi mesi. Vista la travagliata situazione del mercato energetico europeo, però, è probabile che non si attenderà molto prima di passare ai fatti.

Il primo obiettivo rimane il gas naturale

Scholz non ha nascosto i motivi del suo viaggio: il gas naturale rimane il primo obiettivo per la Germania e la Nigeria ne é ricca. Il memorandum prevede che la Germania si impegni a investire localmente sia nello sviluppo dei bacini già scoperti, sia nella ricerca di nuovi bacini per la produzione di gas. Questo andrebbe poi portato verso i terminal portuali e liquefatto, per viaggiare fino ai porti olandesi o tedeschi sotto forma di LNG. Per il momento non si conosce l’entità dell’accordo, ma Scholz ha dichiarato di aver fatto “discussioni molto profonde” con le controparti nigeriane. Inoltre è da tempo che la Nigeria va alla ricerca di partner internazionali che siano disposti a investire sul settore energetico locale, che attualmente contribuisce per meno dell’1% al PIL nazionale ma che al tempo stesso ha un grande potenziale.

Senza aver fornito i particolari, il cancelliere tedesco ha anche suggerito che ci sia l’interesse da parte di grandi gruppi tedeschi nel settore delle infrastrutture a potenziare la rete ferroviaria in Nigeria. Questa potrebbe sia rafforzare le connessioni tra le città, sia fornire una via più diretta al gas naturale per viaggiare verso i porti e raggiungere la Germania. Attualmente il settore ferroviario tedesco è dominato dalle imprese cinesi, grazie alla politica di Pechino che prevede di espandere sempre di più l’influenza cinese nel continente africano. Ora che l’economia del dragone è in difficoltà, Berlino prova ad approfittarne per ottenere accordi vantaggiosi.

La Nigeria pronta a diventare un hub delle commodities

Per quanto l’estrazione mineraria sia ancora ai suoi albori in Nigeria, il governo ha un piano concreto per cercare di cambiare la situazione. Poche settimane fa erano state raccolte le offerte legate alle aste sui giacimenti di litio, che hanno visto una grande partecipazione da parte di aziende internazionali. Nel frattempo il governo sta anche lavorando a una maxi-riforma che permetta ai grandi gruppi stranieri di entrare più facilmente nel mercato locale, attraverso un’ondata di liberalizzazioni e di semplificazione dei processi burocratici.

La settimana scorsa si è tenuta anche la Nigeria Mining Week, un evento dedicato alle imprese che vogliono esplorare le opportunità del territorio locale. Si sono stretti accordi per centinaia di milioni di dollari per materie prime che vanno dall’oro alle terre rare, passando anche per gas naturale e petrolio. La nazione vuole arrivare a pesare sullo scacchiere internazionale delle materie prime e sta accelerando la sua ascesa, anche grazie al nuovo accordo con la Germania.

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