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La Turchia esce dalla “lista grigia” dei paesi sospetti per il riciclaggio di denaro, dando fiducia al paese

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In una decisione che dà fiducia all’economia turca e ai suoi sforzi per uscire dalla crisi di iperinflazione che si sta manifestando ormai da anni, il paese è stato rimosso dalla “lista grigia” dei paesi sospetti per il riciclaggio di denaro. A deciderlo è la più importante autorità per il monitoraggio bancario al mondo, la Financial Action Task Force (FATF). Questa è una decisione importante per il paese, dal momento che avere accesso a un sistema bancario solido e ben interconnesso con il resto del mondo è uno dei pilastri su cui deve fondarsi la vita finanziaria di un paese che intende crescere. Attualmente le banche turche erano soggette a forti limiti e restrizioni sull’apertura dei conti, sulla ricezione dei fondi dall’estero e soprattutto sull’invio di fondi verso paesi terzi.

Inizialmente la Turchia era finita in questa “lista grigia” nel 2021, dopo un’inchiesta internazionale che aveva portato a scoprire sistemi sofisticati per il riciclaggio di denaro di alcuni gruppi terroristici. Erano stati scoperti finanziamenti a gruppi illegali come Al-Qaeda e ISIS, insieme a conti correnti degli esponenti di questi gruppi all’interno dei gruppi bancari turchi. In questo modo sarebbero anche stati puliti dei capitali sporchi provenienti dal traffico di droga, armi ed esseri umani. Sembra però che le autorità turche siano riuscite a prendere tutti i provvedimenti necessari per permettere al paese di ricostruire la propria immagine e ottenere il via libera sui conti correnti.

Per le imprese turche che importano ed esportano pagando in dollari, è una notizia molto positiva

“Passi significativi” contro il riciclaggio di denaro

La FATF, dalla sua sede di Parigi, ha emesso un comunicato stampa elogiando gli sforzi delle banche turche per migliorare i controlli contro il riciclaggio di denaro e il terrorismo finanziario. Questi sforzi includono il controllo dei documenti sull’origine dei fondi, sistemi per la prevenzione dell’uso di prestanomi e maggiori interventi incrociati con le forze di polizia per identificare correntisti sospetti. Grazie a tutto questo, oggi le banche turche sono diventate nuovamente affidabili e sono state ricompensate con la rimozione dalla gray list.

Malgrado questo passo in avanti per le banche turche, la FATF intende continuare a lavorare a stretto contatto con le istituzioni bancarie locali e spera di poter migliorare ulteriormente i controlli anti-riciclaggio. Alcune delle cariche più importanti del paese, tra cui il vice presidente Cevdet Yilmaz, hanno celebrato la notizia sui profili social e nelle interviste. Proprio il vice presidente ha parlato di conseguenze positive per l’economia e per gli investitori esteri che vorrebbero portare i loro capitali nel paese. Si guarda soprattutto alla collaborazione con i paesi dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, che sono le due principali giurisdizioni a imporre limiti sullo spostamento di capitali in base alle decisioni della FATF.

I movimenti in dollari per i paesi nella lista grigia sono possibili, ma molto complicati

Benefici in vista per l’economia

Per i correntisti europei può sembrare strano, ma operare da un paese che ha un sistema bancario limitato significa incorrere in innumerevoli problemi negli affari e negli investimenti. Spesso è difficile spostare capitali per pagare i fornitori internazionali, così come gli investitori esteri che intendono fare business nel paese non riescono a portarli al suo interno. Ogni movimento di valuta estera, soprattutto in dollari americani o euro, va giustificato e spesso i fondi vengono congelati fino a che la banca non visiona tutti i giustificativi della transazione. Proprio per questo motivo le istituzioni turche hanno celebrato il risultato e si dicono fiduciose: quasi certamente, la decisione della FATF avrà un impatto concreto sull’economia soprattutto per le aziende che fanno affari con l’estero.

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