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La vendita di MPS porterà alla creazione di grandi banche
Il primo ministro Giorgia Meloni ha dichiarato che la privatizzazione della banca italiana Monte dei Paschi di Siena favorirà la creazione di grandi gruppi bancari nel paese. L’istituto bancario, di cui il governo detiene il 64% dopo un salvataggio nel 2017, dovrebbe svolgere un ruolo centrale nella prevista consolidazione tra le banche di medie dimensioni in Italia.
Nonostante il fallimento nell’ottenere la vendita di Monte dei Paschi a UniCredit nel 2021, il governo si aspetta di trovare una banca interessata all’acquisto della sua quota nella banca toscana. Meloni ha dichiarato che l’obiettivo del governo è di gestire l’uscita dello Stato dal capitale di Monte dei Paschi in modo ordinato, creando le condizioni per la nascita di grandi gruppi bancari in Italia.
Il governo monitora diverse aziende
È importante evitare di ripetere gli errori del passato, ha sottolineato Meloni. Monte dei Paschi ha confermato Lovaglio alla guida della società, il quale ha guidato con successo l’ultimo aumento di capitale. Ora, l’obiettivo è quello di riportare MPS al mercato privato.
Il governo sta già lavorando alla cessione di ITA Airways, l’erede di Alitalia, alla compagnia aerea tedesca Lufthansa, e si prevede un accordo nei prossimi giorni. Meloni ha dichiarato che Lufthansa dovrà assicurarsi che l’Italia sia al centro dei suoi interessi e presentare un piano aziendale efficace e orientato alla crescita che favorisca le rotte del commercio e del turismo.
Per quanto riguarda TIM, l’ex monopolio telefonico, Meloni ha affermato che il governo sta monitorando gli sforzi del gruppo per vendere la sua rete telefonica e l’unità di cavi sottomarini Sparkle. Il governo non interverrà, ma è vigile per verificare che non ci siano situazioni che mettano a rischio l’interesse nazionale.
TIM sta valutando nuove offerte non vincolanti per gli asset che ha ricevuto da KKR e dalla banca statale Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che sta collaborando con Macquarie.
Su Monte dei Paschi
Monte dei Paschi di Siena (MPS) è una delle banche più antiche del mondo, fondata a Siena nel 1472 come un ente di beneficenza per fornire prestiti a basso costo ai poveri. Nel corso dei secoli, la banca è cresciuta ed è diventata una delle più grandi banche d’Italia.
Tuttavia, negli ultimi anni, MPS ha affrontato una serie di problemi e scandali finanziari che hanno messo a dura prova la sua reputazione e la sua stabilità finanziaria.
Nel 2013, la banca ha rivelato che aveva nascosto perdite per un totale di circa 730 milioni di euro attraverso complessi strumenti finanziari derivati. Questo scandalo ha portato alle dimissioni del presidente della banca e della maggior parte del consiglio di amministrazione.
Nel 2014, MPS ha effettuato un aumento di capitale di 5 miliardi di euro per ripagare il debito e rafforzare la propria posizione finanziaria. Tuttavia, il collocamento delle nuove azioni non è andato come previsto, e alla fine la banca è stata costretta a cedere una quota del suo capitale al Tesoro italiano per evitare il fallimento.
Nel 2017, MPS è stata oggetto di una delicata operazione di salvataggio da parte del governo italiano, che ha stanziato 8,1 miliardi di euro per acquisire una quota del 70% della banca. Questo salvataggio è stato necessario per evitare la bancarotta della banca e per proteggere il sistema finanziario italiano.
In seguito, la banca ha avviato un piano di ristrutturazione, che ha previsto la chiusura di filiali e la riduzione del personale. Nel 2020, MPS ha venduto il 75% della sua quota in MPS Capital Services, la sua divisione di servizi di investimento, per 160 milioni di euro.
Nonostante questi sforzi, MPS rimane una banca in difficoltà e continua a essere oggetto di critiche e monitoraggio da parte delle autorità finanziarie.