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L’Indonesia pianifica di limitare le esportazioni di GNL

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L’Indonesia sta pianificando di introdurre limiti sulle esportazioni di gas naturale liquefatto, inserendo questa risorsa in una lista di materiali grezzi critici soggetti a controlli sulle esportazioni.

Secondo Bloomberg, ciò viene fatto con l’obiettivo di garantire una quantità sufficiente di approvvigionamento per il consumo domestico, come riportato da un funzionario del governo indonesiano.

Jodi Mahardi, vice ministro coordinatore per la sovranità marittima e l’energia, ha affermato che questa politica avrà un impatto positivo nel soddisfare le necessità energetiche interne, nella promozione della crescita dell’industria nazionale e nel mantenimento degli impegni di esportazione esistenti.

È importante sottolineare, tuttavia, che non sono previsti piani per interrompere completamente le esportazioni di gas naturale liquefatto. Il ministro coordinatore per gli affari marittimi e gli investimenti, Luhut Binsar Pandjaitan, ha inoltre dichiarato che i limiti sulle esportazioni contribuiranno a ridurre i prezzi del gas domestico.

L’obiettivo è quello di garantire un approvvigionamento adeguato per l’uso domestico.

Il problema di approvvigionamento domestico per l’Indonesia

Secondo Bloomberg, entro il 2030 scadranno i contratti per l’esportazione di circa 10 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto ogni anno dall’Indonesia.

Dopo la crisi globale dello scorso anno che ha portato a un aumento dei prezzi del gas naturale liquefatto, si è rinnovata l’attenzione per garantire volumi sufficienti di LNG per il consumo interno. Questo problema è stato particolarmente sentito in Asia, dove le nazioni più povere non potevano permettersi le consegne di LNG e sono state costrette a passare al carbone durante i periodi di black-out.

A differenza di molte nazioni asiatiche, l’Indonesia dispone di una propria fornitura di LNG. Tuttavia, la domanda di questo carburante ad alta efficienza energetica rimane elevata, specialmente dopo la diminuzione dei prezzi dell’anno scorso.

Ciò significa che la tentazione di incrementare le esportazioni in modo costante potrebbe essere forte per i produttori indonesiani di LNG, mettendo a rischio la sicurezza dell’approvvigionamento interno, come già accaduto in Australia.

L’aumento della domanda internazionale di GNL fa gola a molti produttori indonesiani.

Le dichiarazioni del ministro

Nonostante le restrizioni proposte, le esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL) in base ai contratti, continueranno come di consueto così come indicato dal ministro Pandjaitan. Il governo ha l’intenzione di indirizzare le esportazioni di gas per soddisfare le crescenti necessità interne, in particolare nell’industria del metanolo e dei prodotti petrolchimici, dove la domanda di tali beni rimane elevata.

È importante sottolineare che l’Indonesia attualmente continua ad importare prodotti petrolchimici e si prevede che lo sviluppo in corso di un’industria petrolchimica nel Kalimantan settentrionale ridurrà le importazioni.

Il ministro ha aggiunto che, in futuro, il gas domestico sarà sufficiente per soddisfare le esigenze interne, eliminando così la necessità di importazioni.

L’utilizzo interno del gas contribuirà a ridurre il prezzo del gas industriale, attualmente stabilito a 6 dollari per milione di British thermal unit (MMBtu). Inoltre, il ministro ha suggerito che migliorare l’efficienza nelle operazioni di estrazione del gas potrebbe abbassare ulteriormente i costi.

Pandjaitan ha enfatizzato l’importanza di perseguire l’efficienza come obiettivo fondamentale, incoraggiando lo sviluppo di tali principi nel paese.

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