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Litio, nuovo impianto da $1.3 miliardi per Albemarle in USA
Albemarle, multinazionale specializzata nel trattamento delle materie prime, ha di recente annunciato un nuovo impianto in Carolina del Sud. Un maxi-progetto da 1.3 miliardi di dollari, con il quale l’azienda punta a raddoppiare la propria capacità produttiva. Tra i suoi clienti spicca soprattutto Tesla, che continua a richiedere alte forniture di litio per la produzione delle batterie delle sue auto. Il mercato di questo minerale continua a fiorire, con importanti investimenti che arrivano anche in questo periodo di tassi d’interesse in aumento.
Si tratta di una notizia rilevante, soprattutto dal momento che Albemarle è già il maggior produttore al mondo di litio. I suoi impianti più importanti sono in Cina, Cile e Australia; ora il nuovo investimento negli Stati Uniti sembra in grado di cambiare gli equilibri di mercato. Un leader che raddoppia la propria capacità di produzione è in grado di diventare un quasi-monopolista, per cui Albemarle è destinata ad affermarsi ancora di più come una società fondamentale nella filiera dei veicoli elettrici.
Il progetto per il nuovo impianto
I piani per il nuovo impianto sono decisamente ambiziosi: una volta terminati i lavori, dovrebbe essere in grado di processare 50.000 tonnellate di litio ogni anno. Principalmente saranno fornite dalle stesse miniere di Albemarle collocate in Carolina del Nord, ma una parte proverrà anche dal riciclo di batterie usate. Questo è un fattore importante per iniziare a combattere su larga scala il problema dello smaltimento delle batterie al litio, una delle criticità che riguardano l’impatto ambientale dei veicoli elettrici. Ci si aspetta che l’impianto possa diventare operativo nel 2027.
Un progetto ben visto anche dalle parti politiche in gioco, dal momento che aiuta gli Stati Uniti a cercare l’indipendenza nel mercato del litio. Non a caso, l’anno scorso Albemarle aveva ricevuto un prestito da Washington per costruire un nuovo impianto di processazione del litio. Visto come un materiale essenziale per la sicurezza energetica della nazione a lungo termine, da tempo si sta cercando lo sviluppo di progetti come questo. Il complesso sorgerà su un’area di 3.2 kilometri quadrati e sarà un forte traino per la creazione di posti di lavoro nelle aree limitrofe. Si parla di circa 300 lavoratori a tempo pieno, con un salario medio di 93.000$ all’anno.
Raffinare il litio: un processo necessario per gli EV
Il processo che trasforma il minerale di litio nel litio che si può impiegare all’interno delle batterie dei veicoli elettrici è piuttosto intricato. La raffinazione del litio dal minerale estratto in miniera può essere suddiviso in diverse fasi, che variano a seconda del tipo di minerale di litio utilizzato. In generale, i passaggi principali includono la preparazione del minerale, l’estrazione del litio, la purificazione e la produzione del litio sotto forma di prodotto finale utilizzabile:
- Il minerale viene frantumato in piccoli pezzi e sottoposto a una serie di processi fisici e chimici per rimuovere altre sostanze presenti nel minerale, come la silice, l’allumina e altre impurità.
- L’estrazione del litio vero e proprio, di solito con l’uso di sostanze chimiche che reagiscono con il minerale. Il composto viene quindi separato dalle altre sostanze presenti nel minerale.
- Il composto di litio estratto dal minerale viene sottoposto a una serie di processi di purificazione per rimuovere altre impurità e ottenere una concentrazione di litio più elevata.
- Il litio purificato viene quindi trasformato in un prodotto finale utilizzabile, come il carbonato di litio o l’idrossido di litio. Questi prodotti possono essere utilizzati direttamente nella produzione di batterie agli ioni di litio utilizzate negli EV.
In generale, il processo di raffinazione del litio dal minerale estratto in miniera è un processo complesso e costoso, ma è essenziale per produrre litio di alta qualità utilizzato nella produzione di batterie agli ioni di litio utilizzate nei veicoli elettrici.