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L’UE concederà crediti climatici ai produttori di idrogeno e acciaio verde a partire dal 2024

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L’Unione Europea è pronta a un passo avanti importante per quanto riguarda la produzione di idrogeno e acciaio verde. L’UE ha pubblicato in gazzetta ufficiale un aggiornamento della sua piattaforma di scambio di crediti per la CO2, che avrà effetto a partire dall’inizio del prossimo anno. Alle aziende che producono idrogeno, ammoniaca e acciaio verde verranno offerti dei crediti sulla piattaforma. Questo è molto interessante, perché significa che i produttori avranno la possibilità di ricevere un incentivo diretto per produrre questo tipo di beni e forme di energia alternativi, legato direttamente alla quantità di produzione che riescono a ottenere.

Al momento l’Unione Europea sta rincorrendo gli USA, che con l’Inflation Reduction Act hanno messo oltre 200 miliardi di dollari a disposizione delle imprese legate alla sostenibilità. Tra i vari meccanismi di incentivazione, uno in particolare permette a ogni produttore di idrogeno verde di ottenere fino a 3$ per chilo di idrogeno prodotto. L’UE ha stanziato grandi fondi per la stessa causa, ma la complessa burocrazia europea è spesso stata additata dalle imprese come una fonte di problemi e di lungaggini nel ricevimento dei fondi. La speranza è che legare la produzione di idrogeno alla piattaforma di scambio dei crediti climatici possa agilitare il trasferimento dei fondi da Bruxelles alle imprese.

La misura dovrebbe aiutare indirettamente anche i produttori di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde

Come funzionano i nuovi incentivi

Non tutti lo sanno, ma l’Unione Europea ha una piattaforma per lo scambio dei carbon credits. Ogni anno, le aziende ricevono una certa quantità di crediti da usare contro le proprie emissioni inquinanti; possono essere venduti, comprati e scambiati liberamente. Se una società emette più CO2 nell’atmosfera di quanta ne possa emettere, dovrà pagare una sanzione extra per il suo impatto ambientale. Il meccanismo beneficia le aziende green e in particolare i produttori di energia rinnovabile, che invece possono ricevere dei crediti extra -da vendere poi alle aziende più inquinanti- per le emissioni che aiutano a risparmiare. Il sistema è alla base dei grandi risultati dello scorso anno, in cui l’UE ha segnato un calo record delle emissioni inquinanti; circa il 45% di tutte le emissioni europee viene monitorato e scambiato sulla piattaforma.

Con il nuovo meccanismo, i produttori di idrogeno, ammoniaca e acciaio verde avranno la possibilità di ricevere crediti da vendere alle imprese più inquinanti. Il costo di produzione più alto di questo tipo di prodotti dovrebbe essere compensato dal sistema di incentivi, rendendo più conveniente a livello economico investire su queste nuove tecnologie. La quantità di crediti assegnata a ogni produttore sarà decisa da un algoritmo che prenderà in considerazione tutte le aziende, offrendo i maggiori incentivi a quelle più efficienti nella produzione.

L’acciaio verde è prodotto lavorando il minerale di ferro con idrogeno verde ed energia rinnovabile

Quanto valgono i nuovi incentivi

Decretare quanto valgano gli incentivi offerti non è semplice, dal momento che il valore dei crediti oscilla nel tempo. Al pari di quello che accade sulle Borse, le aziende offrono e comprano crediti in base alla loro domanda e di conseguenza viene determinato il prezzo. Attualmente il costo per abbattere una tonnellata di CO2 è di 60€, ma in alcuni momenti si sono superati valori di 100€ a tonnellata. Di conseguenza rimane solo da scoprire quale sarà l’allocazione totale ai produttori: per poter competere con i sussidi offerti negli Stati Uniti, bisognerebbe cercare di rimanere almeno intorno ai 2,50€ a tonnellata. L’UE non ha stabilito una data di fine a questa misura, ma sarà comunque transitoria: entro i prossimi 10 anni, infatti, l’obiettivo dell’UE sarebbe quello di mandare definitivamente in pensione la sua piattaforma per lo scambio dei crediti climatici.

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