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Lufthansa sospende tutti i voli verso Teheran: il rischio di un attentato è troppo alto
La situazione in Medio Oriente continua a preoccupare i mercati. Fino a oggi principalmente quelli delle commodities, con il petrolio tornato a superare quota 90$ per barile. Oggi invece il focus è passato alle azioni, in particolare a quelle delle compagnie aeree. Lufthansa ha deciso di sospendere tutti i voli verso Teheran, la capitale dell’Iran: il rischio di un attacco terroristico è troppo alto secondo la compagnia di bandiera tedesca. Le cose si sono complicate dopo che un raid aereo israeliano ha colpito un edificio adiacente all’ambasciata iraniana in Siria, uccidendo 16 persone tra cui diversi ufficiali. Secondo le fonti di intelligence americane e israeliane, l’Iran potrebbe cercare una rappresaglia nei prossimi giorni sotto forma di un attentato o di un attacco missilistico diretto verso Israele.
L’escalation degli ultimi giorni sembra riportare in auge l’ipotesi di un conflitto allargato in Medio Oriente, non limitato ad Hamas e Israele. L’Iran è già additata da tutto il mondo come il principale finanziatore e alleato degli Houthis, artefici degli attacchi alle navi cargo che si sono verificati al largo dello Yemen in questi mesi, e del gruppo Hezbollah basato in Libano che più volte ha colpito con i suoi missili il territorio israeliano. Questa proxy war si sta trasformando in un confronto diretto dopo l’attacco all’ambasciata iraniana, che rischia di portare Teheran verso un conflitto aperto o verso una guerrilla fatta di attentati.
In dubbio la sicurezza dello spazio aereo
Nella mattinata di martedì, un’agenzia di stampa iraniana ha pubblicato un post su X in cui si leggeva che lo spazio aereo iraniano sarebbe stato chiuso ai voli commerciali per via delle esercitazioni militari. Poco dopo il comunicato è stato rimosso -ma non così presto da sfuggire alla stampa internazionale-. L’agenzia ora nega di aver mai pubblicato tale contenuto. Lufthansa ha deciso di sospendere i voli inizialmente solo fino alla fine dell’11 aprile, ma i suoi portavoce comunicano di stare “monitorando attentamente” la situazione per capire se ci siano i presupposti per poter riprendere la tratta Francoforte-Teheran. La capitale francese è una delle poche città in Europa da cui è ancora possibile volare direttamente verso l’Iran.
Le preoccupazioni di Lufthansa sono comprensibili dopo le parole dell’Ayatollah Ali Khamenei, che dopo l’attacco all’ambasciata ha chiaramente reso nota la sua intenzione di punire Israele. Spesso gli attacchi degli alleati iraniani “contro Israele” si sono trasformati in attacchi contro il mondo occidentale più in generale, come nel caso degli attacchi alle navi cargo. Il governo israeliano ha già promesso di rispondere con tutti i mezzi se l’Iran dovesse effettuare un attacco sul suolo israeliano, per cui la possibilità di un attacco al traffico aereo -ad esempio per evitare una ritorsione militare su grande scala- rimane un’opzione troppo concreta per Lufthansa per poter continuare a operare il suo volo da Francoforte come sempre.
Teheran sempre meno raggiungibile
Le due principali compagnie di bandiera europee che continuano a operare dei voli verso l’Iran sono British Airways e Air France. Nel caso di Air France, lo scorso anno la gestione della tratta è stata delegata alla sua succursale Joon. In concomitanza a questa decisione, il numero di voli settimanali è stato ridotto da 3 a 1. A settembre dello scorso anno, British Airways ha invece annunciato di voler sospendere il collegamento da Londra per un mese a causa della mancanza di domanda per la tratta. Il volo è ora operato in maniera irregolare, a seconda della domanda stagionale. Iran Air continua a operare in modo regolare, volando verso Roma, Vienna, Milano, Parigi, Londra e ben tre città tedesche: Cologne, Berlino e Francoforte. Con una probabilità sempre più alta che le compagnie aeree iraniane vengano sanzionate, però, la stabilità dei collegamenti tra l’Europa e Teheran si fa sempre minore.