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Marocco, $2 miliardi per grande progetto di idrogeno verde
Falcon Capital, grande azienda marocchina di asset management, ha annunciato una partnership strategica con la francese HDF Energy per la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde nella regione di Dakhla, in Marocco. Questo progetto, denominato White Dunes, è il primo grande progetto di produzione di idrogeno verde in Africa: per Falcon e HDF non si tratta solo di realizzare un impianto, ma di guidare un nuovo vento di sostenibilità in tutto il continente.
Per questo motivo il progetto è riuscito ad attirare un capitale di 2 miliardi di dollari, un investimento senza precedenti nel settore dell’energia rinnovabile e dei combustibili sostenibili in Nord Africa. Secondo le dichiarazioni di Majid Slimani, fondatore e presidente di Falcon Capital, il progetto aspira a raggiungere una capacità da record: saranno installati 10 GW in energia eolica e 7 GW in energia fotovoltaica. L’energia prodotta andrà ad alimentare una capacità di 8 GW in elettrolizzatori, gli strumenti utilizzati per separare l’idrogeno dall’acqua. Questo ambizioso obiettivo trasformerà la regione in un importante polo per la produzione di energia rinnovabile, non soltanto di idrogeno verde.
Recuperati 150.000 ettari di terreni inutilizzati
L’impegno di Falcon Capital nel progetto va oltre la semplice pianificazione e l’investimento finanziario. Slimani ha sottolineato che la compagnia ha dedicato quasi due anni a studi di fattibilità, progettazione preliminare e pianificazione su un’area prevista di 150.446 ettari. Si tratta di una vasta area inutilizzata, ma che offre le caratteristiche ideali per massimizzare la produzione di energia eolica e fotovoltaica. Falcon Capital è sicura che i calcoli effettuati per preparare il progetto abbiano tenuto in considerazione anche eventuali problemi legati ai venti di sabbia del deserto e alle temperature elevate, che possono ridurre la vita utile e la produzione di energia. Sono anche stati effettuati ampi studi ambientali per mappare le aree sensibili della fauna e della flora nella regione, in modo da garantire la neutralità del progetto anche dal punto di vista della biodiversità.
Anas Belmamoun, socio amministratore di Falcon Capital Dakhla, ha sottolineato l’importanza del progetto per il futuro dell’energia verde in Marocco, grazie alle condizioni favorevoli di Dakhla, che è caratterizzata da venti forti, ideali per la produzione di energia eolica. Questo progetto non solo avrà un impatto locale, generando posti di lavoro stabili per la popolazione del sud del Marocco, ma avrà anche una dimensione internazionale, con l’obiettivo di esportare idrogeno verde. Si guarda soprattutto al mercato europeo, che sta attraversando la sua piena fase di transizione climatica.
La scelta del partner francese, strategica su ogni fronte
La controparte francese HDF Energy, specializzata nello sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno e nel design di celle a combustibile di grande potenza, svolgerà un ruolo cruciale nel progetto. Sarà responsabile per pianificare e realizzare gli elettrolizzatori e il sistema di stoccaggio dell’idrogeno verde, andando a complementare il lavoro di Falcon Capital. Damien Havard, CEO di HDF Energy, ha parlato di una “sinergia perfetta” tra le due entità che consentirà la produzione di uno degli idrogeni verdi più competitivi a livello mondiale.
Il progetto White Dunes si inserisce nella più ampia visione del Marocco di rafforzare la sua costa atlantica attraverso investimenti in un’economia verde e sostenibile. Con un indotto stimato di 10 miliardi di euro e la creazione a lungo termine di 350 posti di lavoro, il progetto si prefigura come un investimento significativo per il futuro energetico del Marocco.
Per la buona riuscita del progetto, però, è necessario che Falcon Capital si garantisca un mercato di sbocco. Considerato il prezzo elevato dell’idrogeno verde come combustibile, indubbiamente l’obiettivo è guardare verso i paesi europei che stanno lottando per accelerare la transizione climatica. La scelta di un partner industriale francese è sicuramente di grande aiuto in questo senso, con HDF che avrà tutto l’interesse nel trovare dei compratori per l’idrogeno prodotto nella regione di Dakhla.