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Masdar pensa ai green bonds per investire nell’idrogeno

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Masdar, la società controllata dal governo degli Emirati Arabi che si concentra sugli investimenti in energia rinnovabile, ha pubblicato il suo nuovo report sulla sostenibilità che contiene alcune indicazioni sul futuro dell’azienda. Tra queste si considerano i green bonds, le obbligazioni pensate per finanziare progetti ecologici, come una nuova fonte di finanziamento per attirare capitali ed espandere il business aziendale. Dopo l’emissione di green bonds di TAQA, l’azienda elettrica pubblica di Abu Dhabi, gli Emirati continuano a dimostrare fiducia verso questo nuovo tipo di strumenti.

L’azienda non ha ancora delineato esattamente quali saranno i requisiti di capitale da finanziare. Mancano anche i dettagli relativi al numero di emissioni pianificate, alle scadenze e ai rendimenti; considerando la solidità del gruppo e i buoni rendimenti pagati dalle obbligazioni green emesse negli Emirati Arabi, tuttavia, si tratterà probabilmente di alcune tra le emissioni obbligazionarie più seguite a livello internazionale. Con Dubai che si avvicina a ospitare la prossima conferenza climatica COP28, uno degli appuntamenti internazionali più importanti in tema di sostenibilità, gli Emirati cercano di continuare a migliorare la propria immagine in questo senso pur essendo tra i principali esportatori mondiali di petrolio.

Gli Emirati Arabi investono sempre di più sulle tecnologie che potrebbero sostituire il petrolio

L’obiettivo è la leadership nell’idrogeno verde

Masdar sta investendo molto seriamente sull’idrogeno verde, che può essere prodotto a partire da acqua ed energia rinnovabile fornendo una risposta alla necessità di immagazzinare energia per periodi medi o lunghi di tempo. La società è formalmente nota come Abu Dhabi Future Energy Company, cioè l’azienda che Abu Dhabi ha incaricato di gestire per conto del governo gli sviluppi a lungo termine nel settore dell’energia rinnovabile. L’azienda ha prodotto 18 GW di energia pulita lo scorso anno, segnando un nuovo record e portando la sua capacità produttiva complessiva a 20 GW. Secondo le stime di Masdar, questo avrebbe risparmiato l’emissione di 10 milioni di tonnellate di CO2 e altri gas serra.

Ora l’obiettivo di Masdar è quello di crescere nel mondo dell’idrogeno verde, producendo su scala per abbassare il più possibile il costo al chilo di questo gas. Non soltanto l’azienda punta a fornire tutto l’idrogeno verde richiesto all’interno degli Emirati Arabi, ma vorrebbe anche arrivare a essere il leader mondiale per volumi di produzione e di esportazione. Un obiettivo certamente ambizioso, ma che viste le grandi risorse emiratine non è assolutamente impensabile. Le obbligazioni green potrebbero dare un impulso in questa direzione, aiutando la società a finanziarsi più facilmente a livello internazionale.

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Grandi piani di espansione

Stando al report sulla sostenibilità che l’azienda ha da poco pubblicato, l’obiettivo sarebbe quello di raggiungere una produzione di 1 milione di tonnellate di idrogeno verde entro il 2030. Nel frattempo la società ha stretto accordi in Uzbekistan, Egitto, Azerbaijan, Giordania e altre nazioni del Medio Oriente o dell’Asia Centrale. L’obiettivo è aiutare queste nazioni a sviluppare le proprie infrastrutture dedicate alla produzione di energia pulita, portando Masdar anche al di fuori dei confini degli Emirati Arabi. Per fare tutto questo, ha già delineato un piano finanziario con specifiche menzioni ai green bonds.

Sembra che gli Emirati Arabi non vogliano dunque perdere la possibilità di dire la loro anche nelle rinnovabili e nell’idrogeno verde, due settori in cui si prevede molta crescita nei prossimi anni. Crescita che però potrebbe andare a discapito del consumo di petrolio e altri combustibili fossili; onde evitare che il proprio business principale venga cancellato dall’avvento di altre tecnologie, Masdar punta a raggiungere la leaderhip in tempo per poter fornire il suo idrogeno verde anche sui mercati europei.

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