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Il mercato del lavoro Usa stabile potrebbe dare più tempo alla Fed per tagliare i tassi
Aumentano le richieste di sussidi, ma sostanzialmente il mercato del lavoro Usa rimane stabile. Quale impatto avrà sulla Fed?
Cresce marginalmente il numero degli americani che hanno presentato delle nuove domande per ottenere i sussidi di disoccupazione. I dati, però, potrebbero essere distorti dall’uragano Helene che ha devastato il sud-est degli Stati Uniti e dai problemi che stanno attraversando la Boeing e i porti, condizionati dalle contestazioni dei lavoratori.
Il rapporto del Dipartimento del Lavoro ha messo in evidenza che il mercato del lavoro è in calo alla fine del terzo trimestre, una situazione che potrebbe dare più tempo alla Federal Reserve, che potrebbe rimandare la decisione su ulteriori tagli ai tassi di interesse.
Christopher Rupkey, economista capo di Fwdbonds. ha spiegato che per il momento il mercato del lavoro sembra stabile come una roccia e l’economia sembra non essere caduta a capofitto nel baratro della recessione. È improbabile che i funzionari della Fed si precipitino ad agire con tagli aggressivi dei tassi di interesse, a meno che il mercato del lavoro non peggiori ulteriormente.
Mercato del lavoro, aumentano le richieste di sussidi
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione statali sono aumentate di 6.000 la scorsa settimana, raggiungendo quota 225.000 destagionalizzate nella settimana conclusasi il 28 settembre.
Le richieste non rettificate sono scese di 1.066 a 180.647 la scorsa settimana. Il calo, tuttavia, è stato inferiore al calo di 5.692 che era stato previsto dal modello utilizzato dal governo per eliminare le fluttuazioni stagionali dai dati. Di conseguenza, le richieste destagionalizzate sono aumentate. Solo il Michigan ha segnalato la scorsa settimana richieste superiori a 1.000.
Nel complesso, le richieste si attestano su livelli coerenti con un mercato del lavoro stabile, sostenuto da un basso numero di licenziamenti.
La calma, tuttavia, è probabile che venga temporaneamente infranta dopo che Helene ha causato il caos in North Carolina, South Carolina, Georgia, Florida, Tennessee e Virginia alla fine della scorsa settimana. Ha distrutto case e infrastrutture e ucciso almeno 162 persone nei sei stati.