Azioni News

Meta, rally del titolo dopo l’annuncio del nuovo social

Pubblicato

il

Le azioni Meta hanno performato molto bene durante la giornata di scambi del 5 luglio, in netta controtendenza rispetto al resto del mercato. Un rialzo superiore al 3% già a metà giornata per il colosso dei social media, mentre tutti i principali indici americani rimangono poco al di sotto della parità e quelli europei hanno chiuso in rosso. Il motivo sarebbe la nuova piattaforma su cui Meta sta lavorando: si chiamerà Threads e sarà disponibile già da giovedì. L’annuncio è stato inatteso, con l’app che è addirittura già pronta per il pre-ordine sull’Apple Store. Dopo aver lanciato una nuova emissione di obbligazioni, ora Meta torna a far parlare di sé sia per i suoi prodotti che per le sue prospettive di bilancio.

L’obiettivo è quello di creare una piattaforma simile a Twitter, basata principalmente sul testo. Sull’App Store, il nuovo prodotto di Meta riporta la dicitura “an Instagram app”, lasciando pensare che ci saranno forti connessioni tra una piattaforma e l’altra. Il tutto mentre Twitter, comprata l’anno scorso da Elon Musk, sta attraversando la sua trasformazione: pochi giorni fa è stato limitato il numero di tweet che ogni account può leggere in un dato arco di tempo, rafforzando la lotta ai bot e alla spam di cui Musk ha fatto una priorità. Ora che Meta è pronta a invadere lo spazio dei social basati sul testo, sarà interessante scoprire quale sarà la tendenza principale degli utenti.

Mark Zuckerberg ha messo gli occhi sugli utenti insoddisfatti di Twitter, che nel frattempo sta riscontrando alcuni problemi di stabilità e funzionamento in seguito agli ultimi aggiornamenti

Meta presenta il suo social basato sul testo

Negli ultimi anni il successo di Meta è stato soprattutto trainato da Instagram, che grazie ai Reels ha fornito anche una copertura contro la minaccia del sopravvento di TikTok. Instagram è un social basato sul visual storytelling, cioè sul raccontare storie attraverso immagini e video; per questo motivo non è mai stato in diretta concorrenza su Twitter, una piattaforma che invece fa dei contenuti testuali il suo principale punto di forza.

Meta presenta Threads come uno spazio dove le community potranno riunirsi per parlare degli argomenti del giorno e delle tendenze del momento. In sintesi, la stessa esperienza per cui gli utenti si recano su Twitter. Il sito ufficiale dell’applicazione mostra un codice QR per pre-ordinare la nuova app e un conto alla rovescia che terminerà giovedì.

Gli utenti manterranno lo stesso username che hanno già su Instagram. Inoltre potranno rapidamente seguire le stesse persone che seguono già, proprio grazie al fatto che gli account di tutti gli utenti saranno connessi tra loro. Il tutto, probabilmente, anche nella speranza di giustificare i 16,99€ al mese che attualmente Meta chiede per aggiungere una spunta blu sul proprio account Instagram; quasi certamente gli utenti avranno la possibilità di sottoscrivere un singolo abbonamento per avere il proprio account verificato su entrambe le piattaforme.

Alcuni degli screenshot presentati sulla pagina di Threads nell’Apple Store

Gli utenti europei dovranno attendere

Il lancio ufficiale è previsto per giovedì sia negli Stati Uniti che, molto probabilmente, nel resto del mondo. C’è però un’eccezione notevole: quella dell’Unione Europea. Threads non sarà ancora attivo in nessuno dei paesi UE, in seguito a timori sul fatto che l’applicazione possa non operare del tutto nei parametri di privacy vigenti. Si tratta al momento di una indiscrezione proveniente dal direttore della privacy di Meta Irlanda, anche se la società non ha espresso commenti ufficiali in materia.

Indubbiamente esiste la preoccupazione che il garante europeo per la privacy possa mettere i bastoni tra le ruote ai piani di Meta. Una preoccupazione più che legittima, visti i precedenti: a gennaio la società ha ricevuto una multa da $410 milioni sulla base della normativa sulla privacy GDPR. Inoltre è famoso il caso di ChatGPT, bloccato in Italia e poi in altre regioni europee -per un periodo di tempo- sempre sulla base di violazioni delle normative sulla privacy.

La più grande multa mai arrivata sulla base della normativa GDPR è però quella di maggio, commissionata proprio a Meta. Stando al garante della privacy, l’azienda avrebbe spostato illegalmente i dati degli utenti collezionati in Europa negli Stati Uniti. Malgrado queste normative siano pensate per proteggere chi naviga su internet in Europa, sempre di più portano gli utenti europei a non poter accedere -momentaneamente o in alcuni casi affatto- ai servizi online che vorrebbero utilizzare.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version