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Musk chiede più precisione nella produzione del Cybertruck

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Nella giornata di giovedì, Musk ha manifestato la sua preoccupazione per la qualità del design del Cybertruck attraverso una comunicazione interna inviata a tutto lo staff di Tesla. La natura stessa del Cybertruck, con la sua carrozzeria luminosa e i suoi bordi prevalentemente rettilinei, rende evidente ogni minima variazione dimensionale. In pratica, piccole imperfezioni o difetti diventano subito visibili, come una macchia su un tessuto immacolato. Tesla ha iniziato da poco la produzione del suo nuovo pick-up, che punta a un mercato estremamente grande: da oltre quarant’anni a questa parte, il veicolo più venduto negli Stati Uniti è sempre un pick-up prodotto da Ford.

Nella sua comunicazione, Musk ha sottolineato l’importanza della precisione nella realizzazione delle parti del veicolo. Ha stabilito che ogni componente del Cybertruck dovrebbe essere progettato e costruito con una precisione tale che le misure non potrebbero variare di più di 10 micron, ricordando che ogni micron equivalente a un millesimo di millimetro. Per mettere in prospettiva questa richiesta, Musk ha fatto riferimento ai mattoncini LEGO e alle lattine di soda, che nonostante il loro basso costo, mantengono standard di precisione molto alti. Se questi semplici oggetti possono raggiungere tale precisione, anche Tesla dovrebbe essere in grado di farlo. Musk ha concluso il suo messaggio con una riflessione sulla correlazione tra precisione e perfezionismo, sottolineando la sua visione per il Cybertruck e, più in generale, per l’intera gamma di prodotti Tesla.

Il Cybertruck è un progetto ambizioso per sfidare la leadership di Ford e di Chevrolet nel mondo dei pick-up

Il Cybertruck divide l’opinione pubblica

Non è la prima volta che la leadership esigente di Musk emerge nelle dinamiche interne dell’azienda. Alcuni dipendenti hanno descritto il ritmo di lavoro presso Tesla come particolarmente intenso, tanto da definirlo una “inferno produttivo“. Nonostante le sfide, Musk rimane fiducioso sul futuro del Cybertruck. Lo stesso giorno in cui ha inviato la suddetta comunicazione, ha condiviso una foto di sé alla guida di uno di questi veicoli. Anche se Tesla aveva originariamente programmato di consegnare i primi Cybertruck ai clienti nel 2021, la produzione ha subito alcuni ritardi. Solo di recente è arrivata la conferma dell’inizio della produzione e delle consegne, con Musk che ha rassicurato i fan del marchio affermando che il veicolo sarà disponibile per l’acquisto entro la fine dell’anno.

Nel frattempo, il design distintivo del Cybertruck continua a polarizzare l’opinione pubblica. Mentre alcuni apprezzano l’aspetto futuristico del veicolo, altri hanno espresso preoccupazione per il suo interno minimalista e la tendenza della sua carrozzeria in acciaio inossidabile a mostrare impronte e aloni. Ciò che è certo è che il Cybertruck non passerà inosservato, e l’impegno di Tesla nella sua realizzazione potrebbe benissimo ridefinire gli standard del settore automobilistico. Bisognerà anche capire quale sarà il prezzo indicato dalla società, dal momento che quello inizialmente comunicato nel 2021 -40.000$ per la versione con motore singolo- sarà probabilmente soggetto a un aumento. Dovrebbero essere prodotte tre versioni, differenti per prestazioni dei motori elettrici, e si pensa che il prezzo aggiornato di lancio della versione a motore singolo sarà di 50.000$.

Per via delle sue linee molto squadrate, una piccola imperfezione nella produzione diventa evidente a livello estetico

“Inferno produttivo”: il perfezionismo in casa Tesla

Nei primi anni della sua storia, Tesla è stata molto criticata per la qualità dei suoi veicoli. Malfunzionamenti, imperfezioni e problemi erano un denominatore comune che ha rallentato l’adozione da parte del mercato. Elon Musk, intendendo il problema, ha dedicato molte risorse di Tesla al miglioramento degli standard produttivi fino a introdurre una politica di perfezionismo all’interno degli stabilimenti. Alcuni dipendenti hanno recentemente parlato al podcast Land of The Giants di The Verge, spiegando quanto intenso sia il lavoro all’interno delle fabbriche Tesla. Alcuni dipendenti hanno riportato di aver dormito sul pavimento dello stabilimento dopo un turno di 12 ore, mentre altri addirittura raccontano di aver visto dei colleghi svenire a causa della disidratazione.

Molti degli operai che lavorano nella catena di montaggio di Tesla lavorano 10-12 ore al giorno, in alcuni casi anche sette giorni a settimana. Persino Elon Musk riporta di aver dormito sul pavimento dei suoi stabilimenti di tanto in tanto. In un famoso incidente riportato da uno dei lavoratori dedicati all’assemblaggio della Model 3, è stato chiesto ai dipendenti di continuare a lavorare mentre una perdita delle fognature causava un versamento di liquidi a pochi passi dalla stazione di lavoro degli operai. Bisogna comunque notare che queste sono dichiarazioni rese dai lavoratori che non trovano una conferma ufficiale da parte dell’azienda, ed esiste una documentazione minima rispetto a queste presunte condizioni di lavoro molto intense all’interno degli stabilimenti di Tesla.

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