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Nuove obbligazioni Danone 2029: rendimenti al 3,7%

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Danone emetterà nuove obbligazioni che potranno essere acquistate anche dagli investitori al dettaglio. Si tratta della prima grande emissione di bond di questa settimana, con un raccolta complessiva da 800 milioni di euro. La società ha già fornito tutti i dettagli sulla nuova emissione, che avverrà poi il 13 novembre sulla Borsa di Parigi. Danone ha un credit rating BBB+ con outlook stabile, assegnato da Standard & Poor’s; Moody’s ha invece assegnato alla società un rating Baa1, essenzialmente equivalente. Entrambi i rating sono considerati investment grade, indicando che la società offre un basso rischio di insolvenza per gli obbligazionisti e che ci sono delle ottime garanzie legate alle emissioni di debito.

Considerando che le obbligazioni saranno quotate su Euronext Paris, anche gli investitori al dettaglio avranno la possibilità di acquistare i bond legati alla nuova emissione. Danone ha già trovato una cordata di banche che sottoscriveranno l’intero capitale dell’emissione, e che dopodiché procederanno a mettere gli strumenti sul mercato. Questa è anche un’indicazione della fiducia di Danone nei confronti dell’interesse pubblico verso le emissioni della società, come ha sottolineato il CFO del gruppo in concomitanza all’annuncio della nuova emissione.

Danone è una delle poche società che hanno migliorato la loro redditività grazie all’aumento del tasso di inflazione

I dettagli delle nuove obbligazioni

I bond di Danone saranno della categoria senior unsecured, cioè obbligazioni che non devono essere garantite direttamente su beni immobili o altri asset direttamente pignorabili in caso di insolvenza dell’emittente. Al tempo stesso sono garantite sui bilanci molto solidi di Danone e prevedono precedenza di rimborso rispetto a qualunque altro tipo di obbligazioni. Il bond avrà una durata di 6 anni e pagherà interessi del 3,706%. Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, la società dovrebbe pagare gli interessi in cedole semestrali. Trattandosi di obbligazioni denominate in euro, gli investitori europei non vanno incontro a rischio di valuta.

Il colosso francese degli alimenti confezionati ha fatto sapere che il suo obiettivo, con questa nuova emissione, è semplicemente aumentare la flessibilità delle sue fonti di finanziamento ed estendere la durata media dei debiti in corso. Non si tratta di fondi vincolati a un progetto specifico, dunque, ma semplicemente di un’operazione di normale gestione della liquidità. Con oltre 100.000 dipendenti nel mondo e un fatturato di 27,7 miliardi di euro nel 2022, Danone è una delle società più grandi d’Europa: tra i brand più conosciuti in Italia ci sono Activia, Danette, Evian e Alpro.

Una vincitrice nel periodo d’inflazione

Danone è una delle poche società che sono decisamente uscite più forti di prima dal periodo di alta inflazione degli ultimi due anni. Negli ultimi dati trimestrali, la società ha riportato un aumento delle vendite del 8,4% a fronte di aumenti di prezzo medi del 9,4%. Vendere un pochino meno, dunque, ma per vendere con margini più alti. Come molte altre imprese legate al settore alimentare, l’azienda è riuscita a trasferire in modo efficiente gli aumenti di prezzo sui consumatori. Nel frattempo ha concentrato la sua attenzione sui prodotti salutari, considerati uno dei segmenti con il maggiore tasso di crescita di fatturato e margini nel corso dei prossimi anni.

Complessivamente Danone è valutata dal mercato $39,25 miliardi in questo momento, e le azioni staccano un dividendo del 3,58%. Considerando il modello di business molto consolidato, la redditività elevata del business e il livello d’indebitamento relativamente basso per il settore, i rischi connessi alle obbligazioni di medio-lungo termine emesse dal gruppo sono bassi.

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