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Nvidia, gli investitori si aspettano risultati stratosferici. E se non ci fossero?
A breve Nvidia presenterà i risultati del secondo trimestre 20204. Le aspettative degli investitori sono molto alte. Ma saranno davvero centrate?
Nvidia presenterà i dati del secondo trimestre 2024, che, almeno stando alle aspettative degli analisti, dovrebbero essere più che raddoppiati. Purtroppo, abituati da tempo ai suoi risultati stratosferici, è probabile che gli investitori si aspettino molto di più dal produttore di chip, che sta beneficiando degli investimenti effettuati nell’intelligenza artificiale.
Nel caso in cui Nvidia confermi o deluda le aspettative di Wall Street potrebbe innescare o meno un rally dell’intelligenza artificiale giovedì, ossia nella giornata successiva rispetto a quella in cui vengono resi noti i risultati del periodo compreso tra maggio e luglio 2024. Nel corso di quest’anno le azioni della società sono aumentate del 150% e sono riuscite a raggiungere 1,92 trilioni di dollari, trainando l’indice S&P 500.
Ma entriamo un po’ nel dettaglio e cerchiamo di capire cosa si aspettano analisti ed investitori.
Nvidia, come si muoverà il titolo a Wall Street
Al momento il titolo Nvidia risulta essere valutato 37 volte gli utili futuri della società. Le prime sei aziende tecnologiche presenti nell’indice di riferimento, invece, sono valutate 29 volte. Le big tech, tra le quali rientrano Microsoft, hanno investito per costruire le proprie infrastrutture AI acquistando delle potenti unità di elaborazione grafica di Nvidia, che danno la possibilità di effettuare grandi quantità di calcoli in tempi rapidi. I chip difficilmente possono essere sostituiti all’interno degli attuali data center: una situazione che ha permesso di incrementare notevolmente la fortuna di Nvidia.
Alcuni dati del 23 agosto 2024 diffusi da Lseg prevedono che Nvidia abbia registrato un balzo annuo di circa il 112% nei ricavi del secondo trimestre, arrivando a 28,68 miliardi di dollari. Ma il suo margine lordo rettificato è probabilmente sceso di oltre 3 punti percentuali, attestandosi al 75,8% rispetto al primo trimestre, appesantito dal costo dell’aumento della produzione per soddisfare la crescente domanda.
Daniel Morgan, senior portfolio manager di Synovus Trust, ha sottolineato che Nvidia non è solo un punto di riferimento per i chip, ma anche per l’intelligenza artificiale nel suo complesso. Nel caso in cui i risultati non dovessero soddisfare le aspettative, gli investitori venderanno tutte le aziende che operano nel settore dell’IA.
Ad ogni modo alcuni osservatori sono preoccupati sulle reali capacità dell’azienda di soddisfare le elevate aspettative e hanno messo in dubbio il ritmo di spesa nell’intelligenza artificiale da parte dei suoi principali clienti. Queste preoccupazioni hanno portato a un crollo del 20% delle azioni Nvidia per gran parte di luglio e inizio agosto, anche se una recente ripresa ha lasciato il titolo a circa il 5% in meno rispetto al massimo storico di giugno.
Gli altri problemi che ruotano intorno a Nvidia
Alcuni problemi potrebbero ruotare intorno ai potenziali ritardi nella produzione dei chip Blackwell AI di prossima generazione di Nvidia. Jensen Huang, ceo della società, ha detto a maggio che i chip sarebbero stati spediti nel secondo trimestre, ma gli analisti hanno segnalato ostacoli di progettazione che potrebbero allungare i tempi.
Ciò significa che la crescita dei ricavi potrebbe subire un colpo nella prima metà del prossimo anno. Ma non solo: i margini di Nvidia potrebbero ridursi se il suo fornitore di chip, TSMC dovesse aumentare le commissioni, una possibilità a cui la società taiwanese ha accennato di recente.
Secondo i dati Lseg, è probabile che Nvidia registri un aumento del 75% dei ricavi nel terzo trimestre, arrivando a 31,69 miliardi di dollari, ponendo fine alla sua serie di cinque trimestri di crescita a tre cifre e riflettendo i difficili confronti dell’anno precedente, quando era cresciuto di circa il 206%, arrivando a 18,12 miliardi di dollari. Negli ultimi tre trimestri la crescita di Nvidia ha superato il 200%.
Gli investitori cercheranno anche aggiornamenti sui processori AI per il mercato cinese, dove la vendita dei chip più avanzati è vietata dal governo degli Stati Uniti.