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OPEC+ manterrà i tagli alla produzione per tutto il 2023

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Il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha annunciato che il gruppo OPEC+ manterrà gli attuali obiettivi di produzione di petrolio fino alla fine dell’anno. La decisione è stata presa a causa dell’alto livello di incertezza sui mercati e della crescita economica globale.

Il principe Abdulaziz ha inoltre aggiunto, che anche se alcune persone pensano che gli obiettivi potrebbero essere modificati prima della fine dell’anno, l‘impegno dell’OPEC+ per l’accordo attuale sarà rispettato il 29 dicembre 2023.

Le nazioni dell’OPEC affermano di voler rispettare l’accordo del 2020

L’accordo del 2020

L’accordo dell’OPEC del 2020 per la riduzione della produzione di petrolio è stato un accordo storico per far fronte alla diminuzione della domanda causata dalla pandemia di COVID-19. L’accordo è stato raggiunto dal gruppo OPEC+ (composto dai membri dell’OPEC e altri paesi produttori di petrolio) nell’aprile del 2020, quando il mercato petrolifero globale ha subito un crollo senza precedenti.

In base all’accordo, il gruppo OPEC+ ha deciso di ridurre la produzione di petrolio di 9,7 milioni di barili al giorno a partire dal maggio 2020. Questo accordo di riduzione della produzione di petrolio è stato il più grande mai raggiunto dall’OPEC+ e ha rappresentato circa il 10% della produzione mondiale.

L’obiettivo principale dell’accordo era di ridurre l’eccesso di offerta sul mercato petrolifero globale e di stabilizzare i prezzi del petrolio, che erano diminuiti drasticamente a causa della diminuzione della domanda. Inoltre, l’accordo aveva lo scopo di evitare la saturazione dei mercati petroliferi e di prevenire un’ulteriore diminuzione dei prezzi del petrolio.

Il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita ha sottolineato che alcuni membri dell’OPEC+ hanno espresso la possibilità di adeguare l’accordo entro la fine dell’anno, ma ha ribadito che gli attuali obiettivi di produzione rimarranno invariati fino alla fine dell’anno in corso.

L’Arabia Saudita è il principale produttore dell’OPEC e il più grande esportatore mondiale di greggio. Una settimana fa Saudi Aramco, la compagnia petrolifera di stato dell’Arabia Saudita, ha pubblicato un report dei profitti del 2022 da record.

La decisione del gruppo di mantenere invariati gli obiettivi di produzione di petrolio potrebbe avere un impatto sui prezzi e sulle economie che dipendono dalla sua produzione. Tuttavia, questa decisione dimostra anche l’impegno del gruppo per garantire la stabilità del mercato petrolifero globale.

Le nazioni dell’OPEC possono di influenzare i prezzi del petrolio modificando quanto ne producono

L’incertezza del mercato attuale

Il mercato petrolifero è in continua evoluzione e l’attuale situazione è caratterizzata dalla presenza di molti fattori rialzisti e ribassisti che influenzano il sentiment degli investitori. Nell’ intervista a Energy Intelligence, Abdulaziz bin Salman, ha sottolineato l’incertezza riguardo alla ripresa della Cina e alla crescita economica globale.

Il Principe ha sottolineato che l’interazione di questi e altri fattori limita la chiarezza del mercato petrolifero e la sua previsione. Pertanto, l’unica linea d’azione sensata in un ambiente così incerto è mantenere l’accordo raggiunto lo scorso ottobre per il resto dell’anno.

Il ministro dell’Energia ha sottolineato l’importanza di assicurarsi che gli indicatori positivi siano sostenibili, e di conseguenza, l’OPEC ha rivisto al rialzo le sue previsioni per la crescita della domanda di petrolio cinese quest’anno.

Nel rapporto mensile sul mercato petrolifero (MOMR) pubblicato questa settimana, l’OPEC ha dichiarato che la riapertura della Cina, a seguito della revoca della rigorosa politica zero-COVID-19, aggiungerà un notevole slancio alla crescita economica globale.

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