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Parlamento Europeo, no a legge sulla riduzione dei pesticidi

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Il Parlamento Europeo, nella votazione di mercoledì mattina, ha deciso di non approvare il disegno di legge sul taglio all’utilizzo dei pesticidi. Questo è un progetto fortemente voluto dai governi europei più attenti all’ambiente, che continuano a ritenere il taglio dei pesticidi un passaggio fondamentale verso la sostenibilità del settore dell’agricoltura. Alla fine, però, ha prevalso la linea del “no”: sono stati 299 i voti a sfavore, con 207 voti a favore e 121 parlamentari che si sono astenuti. La decisione del Parlamento Europeo è arrivata con sorpresa di politici, imprese e analisti: la bozza del disegno di legge è stata discussa per diversi mesi, e sembrava che si fosse arrivati a un accordo comune già prima di passare alla votazione vera e propria.

Sara Wiener, portavoce del Partito dei Verdi, ha commentato l’esito della votazione definendolo “un’amara delusione“. La Wiener ha sottolineato la sorpresa per i risultati della proposta del Parlamento Europeo, invitando a pensare all’effetto che questa decisione avrà sulle future generazioni e sul Pianeta. Ha anche puntato il dito duramente contro i partiti di destra, parlando apertamente di una presunta collusione lobbystica con il settore dell’agricoltura e dell’allevamento. Al tempo stesso ha sottolineato che, in ogni caso, la bozza del disegno di legge era stata rimaneggiata così tante volte nel corso degli ultimi mesi che sarebbe stata comunque una legge con pochi effetti concreti.

L’esito divide il Parlamento Europeo

Alle parole della portavoce Wiener fanno da contraltare i commenti dell’EPP, partito conservatore che riunisce diversi movimenti di destra a livello europeo. L’EPP ha commentato l’esito della votazione come un risultato positivo, nell’ottica di non lasciare che si abbassi la produzione di prodotti agricoli nell’Unione Europea. Uno dei motivi principali dietro al rigetto della proposta era la prospettiva di dover dipendere maggiormente da nazioni estere per l’importazione di generi alimentari, in un momento in cui l’UE si è resa conto di aver dipeso per troppo tempo da altre nazioni nel suo comparto energetico.

Al di fuori della sfera politica, una delle prime grandi realtà che hanno deciso di prendere posizione a favore del disegno di legge è stata Slow Food. L’associazione promotrice della qualità della filiera alimentare ha commentato con grande rammarico la votazione di oggi, facendo anche riferimento a diverse fonti scientifiche che sosterrebbero la necessità di ridurre l’utilizzo di pesticidi. Anche Slow Food ha puntato il dito contro le lobby dell’agricoltura, sostenendo che ci siano stati due anni di sforzi da parte dei grandi produttori agricoli per far fallire il progetto di legge.

Cosa prevedeva il progetto di legge

Il progetto di legge, conosciuto come SUR (Sustainable Use Regulation), è nato a luglio 2022. Inizialmente avrebbe dovuto essere un progetto volto a bandire l’utilizzo di un gran numero di pesticidi, limitando la quantità di utilizzo di quelli ancora approvati. Nel corso dei mesi, poi, sono arrivate diverse revisioni: dapprima alcuni pesticidi sono stati rimossi dalla lista, poi sono stati alzati alcuni limiti, continuando a rimaneggiare il testo verso una linea meno drastica. Alla fine si è arrivati a una bozza ancora molto discussa, ma che i Verdi ritenevano di poter far passare attraverso una seduta plenaria del Parlamento. In seguito si sarebbe passati poi a un testo finale, che avrebbe -nelle speranze dei promotori- messo tutti d’accordo.

Alla fine, i Membri del Parlamento Europeo hanno deciso di stralciare completamente il progetto. Questa decisione è stata fortemente sostenuta dalle associazioni dei coltivatori, ma anche estremamente osteggiata dalla comunità scientifica: il testo, infatti, mirava a limitare l’uso di sostanze che hanno una comprovata correlazione con patologie come il morbo di Parkinson e le insorgenze tumorali. Si tratta della terza volta in poche settimane in cui l’UE lascia delusi i più attenti all’ambiente: prima con le blande nuove normative Euro 7, poi la settimana scorsa con una votazione importante sugli erbicidi, e ora con i pesticidi.

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