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Pfizer pensa a un programma per la riduzione dei costi

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Pfizer ha annunciato l’intenzione di implementare un programma di riduzione dei costi nel caso in cui la domanda dei suoi prodotti COVID-19 continui a sottoperformare le aspettative durante l’autunno. Questa decisione è stata presa a seguito del calo delle vendite del vaccino e della pillola durante il secondo trimestre.

La società prevede che il 2023 rappresenti un periodo di bassa crescita per le vendite dei prodotti COVID, a causa dei notevoli guadagni realizzati durante il picco della pandemia, ma si spera in una possibile ripresa nel prossimo anno.

Pfizer si mostra ottimista riguardo alla seconda metà dell’anno, basando la sua fiducia sull’attesa di una maggiore chiarezza riguardo ai ricavi da COVID-19. Ciò potrebbe verificarsi grazie a un probabile aumento delle infezioni durante la stagione autunnale e al previsto passaggio del mercato statunitense da contratti governativi a una gestione commerciale dei prodotti.

La società prevedere che il 2023 sarà un periodo di bassa crescita.

I risultati del Q2

Pfizer oggi ha anche annunciato i risultati finanziari del trimestre, riportando utili per azione di $0.67, superando le aspettative degli analisti di Zacks di $0.56 per azione, allo stesso modo anche uno dei suoi principali competitor, AstraZeneca, è riuscita a battere le previsioni nell’ultimo trimestre. Questi risultati rappresentano un miglioramento rispetto agli utili per azione di $2.04 riportati nello stesso trimestre dell’anno precedente, anche se vanno considerati gli elementi non ricorrenti.

L’azienda ha sorpreso positivamente gli investitori con un aumento del 19.64% rispetto alle stime sugli utili. Nel trimestre precedente, le previsioni indicavano un utile per azione di $1, ma Pfizer ha superato tali stime, riportando un utile di $1.23 per azione, con una sorpresa del 23%.

Per quanto riguarda i ricavi, Pfizer ha generato $12.73 miliardi nel trimestre terminato a giugno 2023, che è inferiore del 2.03% rispetto alla stima di Zacks. Tuttavia, è importante notare che i ricavi sono stati significativamente inferiori rispetto ai $27.74 miliardi registrati nello stesso trimestre dell’anno scorso.

La riduzione della domanda dei prodotti per il COVID ha fatto precipitare il fatturato di Pfizer.

Crollano i ricavi dal COVID

Nel secondo trimestre, le vendite del vaccino contro il COVID-19, Comirnaty, hanno subito una significativa diminuzione dell’83%, raggiungendo un totale di 1,49 miliardi di dollari. Nonostante questa flessione, il risultato è stato superiore alle stime degli analisti, che prevedevano un introito di 1,40 miliardi di dollari.

Allo stesso tempo, il trattamento antivirale, Paxlovid, ha subito una caduta ancora più drastica, con un calo del 98% delle vendite a soli 143 milioni di dollari, rispetto alle stime che si attestavano a 1,08 miliardi di dollari.

A seguito di queste performance, Pfizer ha deciso di ridurre le previsioni di ricavi annuali, tagliando il limite superiore della previsione di 1 miliardo di dollari, portandola ora a 70 miliardi di dollari. Inoltre, l’azienda farmaceutica ha dovuto fare i conti con un ulteriore problema: i danni causati da un tornado al suo magazzino presso l’impianto di Rocky Mount.

La situazione si è complicata ulteriormente a causa di una raccomandazione più limitata del previsto per il suo vaccino RSV e delle preoccupazioni riguardo al numero potenzialmente ridotto di pazienti che potrebbero beneficiare del suo nuovo farmaco approvato contro il cancro, Talzenna.

Contestualmente, Pfizer si sta preparando ad affrontare la concorrenza di generici più economici per molti dei suoi farmaci di maggior successo. Per far fronte a questa sfida, l’azienda ha adottato una strategia di acquisizioni miliardarie, tra cui spicca l’importante accordo da 43 miliardi di dollari con la specialista in terapie contro il cancro, Seagen. Questo dimostra il costante impegno di Pfizer nel cercare nuove opportunità di crescita e diversificazione.

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