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Rame, in arrivo un’inversione di tendenza secondo Citigroup

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Secondo Max Layton, direttore generale della ricerca sulle materie prime di Citi, un’inversione di tendenza è in arrivo dopo il periodo di calo dei prezzi globali del rame.

A inizio giugno, i prezzi del rame hanno raggiunto i minimi degli ultimi sei mesi a seguito delle notizie sulla recessione in Germania e del declino dell’attività manifatturiera cinese a maggio anziché la sua crescita.

Nel corso delle ultime settimane, la fiducia nel mercato del rame è diminuita ulteriormente a causa dei dati economici negativi provenienti da questi mercati chiave e dagli Stati Uniti. Tuttavia, Layton afferma che presto ci sarà un cambiamento di sentiment.

L’analista di Citi ritiene che il prezzo del rame potrebbe raggiungere nuovi massimi storici.

L’analisi di Citigroup

Il rame è ampiamente riconosciuto come un metallo industriale chiave che funge da indicatore dell’attività economica globale. Tuttavia, i prezzi del rame sono recentemente diminuiti a causa della domanda debole proveniente da settori tradizionali come l’edilizia e i beni di consumo.

Anche le previsioni dei principali sostenitori del rame, come il Goldman Sachs Group, si sono rivelate errate nel prevedere forti aumenti dei prezzi quest’anno.

Nonostante ciò, secondo Max Layton, direttore generale per la ricerca sulle materie prime presso Citi, gli investitori saranno propensi a entrare nel mercato del rame non appena le prospettive di crescita economica globale miglioreranno.

Ciò darà il via a una rapido aumento degli acquisti, poiché produttori di automobili e operatori di reti elettriche invieranno numerosi ordini.

Con l’aumento dell’utilizzo del rame, i produttori di automobili potrebbero attuare strategie di copertura e accumulare ulteriori posizioni long, generando un afflusso di capitali nei mercati futures proprio quando la domanda supera l’offerta nell’industria fisica. Citi sostiene che ciò contribuirà a spingere il prezzo del rame verso nuovi massimi storici.

Layton afferma che se si desidera sfruttare le opportunità della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, il rame è l’unica materia prima veramente liquida e molto più liquida rispetto alle altre.

Citi consiglia agli investitori e ai consumatori di iniziare presto ad acquistare rame, considerando il contesto macroeconomico debole che mantiene i prezzi intorno a $8.300 per tonnellata. Nonostante possa verificarsi un ulteriore calo a breve termine, la banca prevede che il prezzo del rame inizierà a salire entro sei o dodici mesi, raggiungendo un massimo di circa $15.000 nel 2025 nello scenario più ottimistico.

Il rame è fondamentale per la costruzione delle infrastrutture che trasportano energia rinnovabile.

Le dichiarazioni dei “big del rame”

Le principali aziende del settore delle materie prime, come Glencore e Trafigura, hanno messo in guardia riguardo a una prossima carenza di rame a causa dell’aumento previsto della domanda, trainato dagli sforzi per la transizione energetica.

Secondo il CEO di Glencore, Gary Nagle, durante una conferenza con gli analisti lo scorso dicembre, si prevede un’enorme carenza di rame che, nonostante le numerose discussioni in merito, non si riflette ancora nel prezzo.

Inoltre, Kostas Bintas, co-direttore della sezione metalli e minerali di Trafigura, ha previsto un’impennata dei prezzi del rame a oltre 10.000 dollari per tonnellata nei prossimi 12 mesi e forse anche a 12.000 dollari, a causa del divario tra domanda e offerta.

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