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Renault è il secondo produttore europeo di veicoli ibridi, un segmento in continua crescita

Secondo produttore in Europa di veicoli ibridi, Renault non sembra avere gli stessi problemi dei suoi concorrenti, afflitti dal segmento elettrico.

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Renault sta guadagnando terreno nel mercato europeo delle auto ibride, un segmento in crescita. Premiata la politica messa in campo dal Ceo Luca de Meo, che ha puntato su una tecnologia a basso costo, che ha permesso all’azienda automobilistica francese di avere un po’ di respiro mentre i rivali sono letteralmente schiacciati dalla sfida alle auto elettriche.

In Europa la domanda di veicoli elettrici non decolla, anche se l’unione europea ha imposto il divieto alle auto con motore a combustione dal 2035, mettendo a dura prova i principali player del vecchio continente.

Renault, una delle aziende più piccole che ha registrato delle perdite record nel 2020, sta riuscendo ad ottenere dei buoni risultati nelle auto ibride, che utilizzano si ail motore termico che quello elettrico.

Renault vince nel segmento ibrido

Le vendite dei modelli ibridi di Renault – tra cui ricordiamo Clio e Captur – sono aumentate del 55% rispetto al 2023. Riuscendo addirittura a superare l’incremento del 21,1% registrato nell’intera Unione europea, così come dimostrano i dati diffusi da Acea, l’associazione europea costruttori veicoli.

Nel primo semestre 2024 l’incremento delle vendite ha raggiunto il 60% e ha fatto sì che Renault diventasse il secondo brand europeo in questo segmento, superata solo dalla giapponese Toyota.

Gli analisti di Stifel sottolineano come Renault stia andando molto bene, dopo che l’azienda automobilistica francese ha annunciato, lo scorso 8 ottobre 2024, di voler rispettare gli obiettivi aziendali che si era fissata, diventando uno dei pochi gruppi automobilistici tradizionali a non aver rivisto al ribasso le proprie stime a causa delle difficili condizioni di mercato. Gli analisti di Stifel ritengono che Renault sia semplicemente più versatile e agile rispetto ai suoi concorrenti.

A premiare è stata la decisione di puntare anche sulle auto ibride, più economiche dei veicoli elettrici e meno inquinanti rispetto a quelli tradizionali. Una scelta che potrebbe aiutare a ridurre le emissioni complessive di Renault e ad aumentare le vendite nel breve periodo.

Secondo le società di consulenza Dataforce e S&P Global, si prevede che la domanda di veicoli ibridi continuerà a crescere fino alla fine di questo decennio, prima che i veicoli elettrici prendano il sopravvento.

Con una capitalizzazione di mercato di 11,6 miliardi di euro, Renault vale solo un quarto del leader europeo Volkswagen, il che la rende più agile ma potenzialmente più vulnerabile rispetto ai suoi concorrenti alla crescente concorrenza delle auto elettriche cinesi.

L’azienda, posseduta al 15% dallo Stato francese, sta anche cercando una nuova direzione dopo aver in gran parte abbandonato la sua alleanza ventennale con Nissan e Mitsubishi e dopo aver abbandonato la prevista IPO di Ampere, divisione veicoli elettrici.

Il segreto del successo di Renaul

Ma cosa c’è dietro il successo di Renault nell’ibrido? Il costruttore francese ha investito molto nella tecnologia.  Pionieri nel campo dei cambi un secolo fa, gli ingegneri Renault si sono rivolti a un innesto a denti semplificato, utilizzato per collegare e scollegare le marce senza la necessità di una batteria di sincronizzatori, per creare un sistema di trasmissione ibrido a basso costo, denominato E-Tech.

Un cambio utilizza sincronizzatori e ingranaggi per gestire la velocità del motore e la sua trasmissione alle ruote. Il sistema E-tech, utilizzabile su tutti i modelli Renault, richiede meno componenti rispetto ad altri motori doppi, risultando così più leggero ed economico.

Gli investitori sembrano felici. Le azioni Renault sono salite del 6,4% quest’anno, contro un calo del 12% per l’indice azionario automobilistico europeo.

Philippe Houchois, analista di Jefferies, spiega che rispetto ai suoi concorrenti, Renault è particolarmente a suo agio nel bilanciare veicoli elettrici a batteria e trasmissioni ibride. La crescita dovrebbe continuare con l’introduzione di nuovi modelli Renault a prezzi accessibili, affermano gli analisti. La Clio ibrida di Renault costa 400 euro in più della Toyota Yaris e della Peugeot 208, ma è più potente e il suo sistema di cambio E-tech può essere utilizzato in piccole auto e nella sua nuova berlina coupé Rafale da 300 cavalli.

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