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Reuters: investitori credono in rally del dollaro americano

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Un sondaggio tra analisti Forex condotto da Reuters rivela che gli investitori istituzionali rimangono fortemente convinti della forza del dollaro americano. Anche se quest’anno si è parlato molto di de-dollarizzazione e di nazioni che puntano a costruire un ecosistema finanziario alternativo, sembra che il dollaro rimanga ancora il cuore pulsante della strategia Forex dei fondi d’investimento. Nello specifico, la maggior parte degli analisti prevede che il dollaro manterrà o aumenterà la sua forza contro le principali valute mondiali nel corso dei prossimi tre mesi.

Gli esperti di Forex intervistati da Reuters si dimostrano in accordo tra loro nelle motivazioni dietro a questa previsione: il fatto che il rischio di recessione negli USA stia scomparendo, l’attesa di tassi di interesse che rimarranno elevati ancora per diverso tempo e la generale resilienza del mercato del lavoro.

Complessivamente sono stati intervistati 70 analisti Forex, la grande maggioranza dei quali si aspettano un calo della forza delle valute emergenti nel corso dei prossimi mesi. Tra gli analisti che hanno voluto fornire numeri sulle proprie strategie, 27 su 40 ritengono che non aumenteranno o abbasseranno la quantità di posizioni short che detengono sul dollaro americano. Questo significa che c’è una generale predisposizione, per la grande maggioranza del campione intervistato, a non investire sul ribasso del valore del dollaro.

Le principali banche commerciali rimangono rialziste sul dollaro americano, soprattutto sulla scia di previsioni migliori riguardo alla crescita nel 2023-24

Goldman Sachs commenta il risultato

Kamakshya Trivedi, head of global FX presso Goldman Sachs, ritiene che il dollaro americano sia un’ottima valuta a cui esporsi in questo momento. Cita come prima causa il fatto che il tasso di inflazione stia calando, e che il mercato del lavoro sia rimasto forte in termini di occupazione ma comunque che al tempo stesso si sia ribilanciato. Questo darebbe all’economia americana, secondo Trivedi, i fondamentali giusti per difendere la forza del dollaro. Inoltre fa notare che, in questo momento, gli asset quotati in dollari sono particolarmente attraenti sia per gli investitori americani che per quelli stranieri. Solitamente un’economia capace di attirare investimenti dall’estero vede aumentare la quotazione della propria valuta.

Questo risulta particolarmente evidente quando si guarda al rally del mercato azionario, con gli Stati Uniti che hanno nettamente performato meglio delle altre economie sviluppate nel corso del 2023. Allo stesso tempo, se si guarda al mercato dei bond si possono ottenere interessi al 5,33% annuo sui Treasuries in scadenza nel 2024. Persino il mercato immobiliare ha retto molto bene il periodo di tassi di interesse in rialzo. Malgrado il downgrade di Fitch, che la settimana scorsa ha deciso di abbassare il rating sul debito degli Stati Uniti da AAA a AA+, sembra che la domanda per gli asset americani sia rimasta estremamente alta.

Grafico dell’andamento del tasso di cambio EUR/USD

L’euro arresta la corsa rialzista dopo commenti BCE

Il cambio tra euro e dollaro americano, che sembrava destinato a rimanere alto nel corso del 2023, rimane fisso intorno a quota 1.10. Questo perché, malgrado il tasso di inflazione in Europa sia più alto, la Banca Centrale Europea non sembra disposta a fare più della Fed in quanto a tassi di interesse. Christine Lagarde, nell’ultima riunione di politica monetaria, aveva dichiarato che non si dice sicura di voler procedere con nuovi rialzi dei tassi di interesse nel corso dei prossimi mesi. Anche se rimane probabile che la BCE voglia ancora alzare i tassi almeno una volta nel corso del 2023, si potrebbe trattare dell’ultimo scatto prima di fare spazio a un periodo di tassi che rimangono fissi.

Questo potrebbe voler dire che la Banca Centrale Europea manterrà i suoi tassi più in basso rispetto al picco toccato dalla Fed, spingendo ancora una volta gli investitori verso il dollaro. Inoltre rimane una notevole incertezza riguardo alla possibilità che, nel corso dei prossimi 12 mesi, l’Eurozona entri a tutti gli effetti in recessione e che questo possa altrettanto impattare l’euro e le decisioni della banca centrale. Al contrario ci si aspetta che la Bank of England possa optare addirittura per scatti di 50 punti base a rialzo nel corso dei prossimi appuntamenti: per questo motivo, la sterlina inglese rimane al momento forte sia contro il dollaro americano che contro l’euro.

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