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Rhode Island, proposta per pannelli solari obbligatori

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Jennyfer Boylan, esponente del Partito Democratico negli Stati Uniti, ha avanzato una proposta di legge in Rhode Island che richiederebbe l’installazione obbligatoria di pannelli fotovoltaici negli edifici di nuova costruzione. Ci sarebbe un numero molto limitato di eccezioni alla regola, rendendo il piccolo Stato del nord decisamente più vicino agli obiettivi climatici di lungo termine. Trattandosi di una semplice proposta, è ancora lontana dal diventare legge; in molti, però, guardano già a questa iniziativa come a una possibile idea da replicare.

Secondo la rappresentante Boylan, ogni nuovo edificio costruito in cui non vengono installati i pannelli fotovoltaici rappresenta un’occasione persa. La notizia è stata riportata da TurnTo10 negli USA, dove ha già fatto discutere gli schieramenti politici. Sarà interessante osservare il corso di questa proposta e sapere se altri Stati decideranno di muoversi in questa direzione. Potrebbe essere interessante avanzarla, ad esempio, in luoghi più soleggiati come gli Stati del Sud.

Il Rhode Island è già noto per essere uno degli Stati con i maggior incentivi per la posa dei pannelli solari

Una possibile “triplice vittoria”

J. Boylan ha argomentato la sua proposta dicendo che si tratterebbe, nelle sue previsioni, di una triplice vittoria per l’economia del Rhode Island. Da una parte i consumatori potrebbero pagare meno per l’energia, essendo in grado di produrla autonomamente; si aumenterebbero i posti di lavoro disponibili nel settore delle costruzioni e si ridurrebbe anche l’impatto ambientale del mix energetico del Rhode Island. Un ragionamento che, però, manca di alcuni dettagli.

Da una parte, la mancata spesa dei consumatori è un mancato incasso per le società che gestiscono la rete elettrica e la produzione di energia attualmente. Inoltre questa iniziativa porterebbe alla nascita di posti di lavoro fortemente dipendenti da un regolamento che può essere cambiato dall’amministrazione successiva, anziché dalle iniziative del libero mercato. Da ultimo, i consumatori si troverebbero comunque a pagare di più per la costruzione della propria casa e potrebbero in alcuni casi essere persone che passano molto tempo fuori utilizzando di conseguenza poca energia.

Tutto questo non significa che l’idea vada necessariamente cestinata, ma pone delle domande importanti su cui riflettere. Introdurre il fotovoltaico nei regolamenti sulle nuove costruzioni è una mossa audace, con pro e contro.

Una famiglia media può soddisfare il proprio bisogno di energia con un kit di pannelli da 5-6 kW

Udienza in arrivo giovedì

Il comitato del Rhode Island si riunirà giovedì per discutere la proposta, malgrado la stessa Boylan non sia fiduciosa nella trasformazione in legge. Lei stessa ammette che lo Stato non è ancora pronto per rendere obbligatori i pannelli fotovoltaici, ma che questo è un modo di iniziare a ragionare nella direzione giusta. Ed eventualmente, questo porterà a stabilire che tutti i nuovi edifici debbano esserne dotati. Si tratterebbe dunque di una mossa più orientata all’influenzare il modo in cui avvengono a livello di politica locale le discussioni in materia di costruzioni e sostenibilità, più che di una proposta pronta a diventare legge.

Secondo EnergySage, attualmente il costo iniziale per installare dei pannelli fotovoltaici è di 13-17.000 dollari per un sistema da 5 kW. Questo porterebbe a risparmi di 30-41.000$ nell’arco di vent’anni e sarebbe un investimento già in grado di ripagarsi nei primi 6-8 anni successivi all’installazione. Per buona parte delle famiglie, il costo mensile della bolletta sarebbe totalmente annullato. Il potenziale economico della proposta ha dunque senso, ma bisognerà scoprire se sarà seguito dall’appoggio politico.

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