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Saldi estivi, la partenza è al rallentatore. I timori per il comparto moda

Da un mese sono partiti i saldi estivi. Ma nei fatti non sono ancora decollati. Questo è il motivo per il quale tutto il settore moda è preoccupato.

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I saldi estivi sono partiti da un mese, ma non sono ancora decollati. Rispetto al 2023, quest’anno è stato registrato il segno meno. A tirare le somme ad una trentina di giorni dalla partenza dei saldi ci ha pensato Federazione Moda-Italia Confcommercio, la quale, con Adnkronos, ha fatto un primo consuntivo sull’andamento delle vendite di abbigliamento e di accessori. I numeri sono stati ricavati da un sondaggio condotto tra i titolari di negozio di vicinato del settore moda.

Ma vediamo un po’ come si stanno muovendo i saldi quest’anno.

I saldi estivi non sono ancora decollati

Almeno sulla carta i saldi estivi sono partiti da un mese. Ma i numeri sono molto deludenti: nel 60% dei casi le vendite sono state in calo rispetto al 2023, per il 25% sono stabili e solo per il 15% sono risultate essere in aumento.

A fare il punto della situazione sull’andamento dei saldi estivi ci ha pensato Giulio Felloni, presidente di Federmoda, che ha spiegato che le zone turistiche si stanno muovendo meglio. I viaggiatori extra europei, in questo caso, hanno la possibilità di beneficiare della tax free, che rende molto più vantaggiosi gli acquisti di capi di lusso.

Secondo il sondaggio di Federmoda i generi più venduti c’è la maglieria leggera, tra i quali rientrano le t-shirt, le magliette a polo, i pantaloni e le camicie, soprattutto di lino per gli uomini. Tra i prodotti maggiormente richiesti, inoltre, ci sono gli indumenti leggeri e gli accessori come le scarpe da donna e le borse, che sono riusciti a raggiungere dei risultati particolarmente importanti.

Per quanto riguarda le percentuali di sconto, nell’arco di questo primo mese, sono variate in linea di massima tra il 20% ed il 30%. Per tutto il mese di agosto, invece, i saldi estivi potrebbero passare ad un -50%. Nel caso in cui dovessero superare questa soglia – e arrivare tra il 60% ed il 70% – è necessario prestare la massima attenzione, perché sono delle percentuali non attendibili.

Saldi estivi nei centri commerciali

Nulla cambia rispetto ai negozi di vicinato per i negozi presenti all’interno dei centri commerciali. Gli esercenti che hanno aperto le loro attività nelle gallerie dello shopping non hanno registrato grandi differenze rispetto a quelli che sono collocati nelle vie cittadine. Anche se, numericamente parlando, sono state registrate delle vendite in più. I potenziali clienti, infatti, sono più propensi a frequentare i centri commerciali, soprattutto quando abitano nelle grandi città, perché è possibile trovare un po’ di refrigerio al grande caldo che c’è in questi giorni.

Ricordiamo che i saldi estivi durano, almeno nella maggior parte delle regioni, una sessantina di giorni. In alcuni casi possono essere anche un po’ più corti. Certe regioni hanno dato la possibilità di prolungare gli sconti estivi fino alla metà di settembre. I commercianti sperano proprio che con il rientro dalle vacanze le vendite possano finalmente decollare.

Giulio Felloni ha ricordato che nel momento in cui il saldi estivi si dovessero svolgere in maniera corretta rappresentano un grande vantaggio per il consumatore. Anche perché permette di vedere nelle vetrine dei negozi di vicinato i prezzi nella massima trasparenza. Ma soprattutto è possibile acquistare dei prodotti di qualità – nuovi – con dei prezzi davvero interessanti. Felloni ricorda che per il mese di agosto è prevista una leggera impennata: la speranza, a questo punto, è che le aspettative siano confermate. Felloni ha poi invitato gli italiani a comprare perché in un momento come questo, in cui la capacità di spesa è minima, ci si può togliere la voglia di capi belli a prezzi bassissimi. La speranza dell’intero comparto è che le vendite si possano finalmente riprendere.

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