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Scozia, due nuovi progetti di energia eolica galleggiante

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Tokyo Electric Power Company Holdings (TEPCO) ha recentemente annunciato di aver vinto i diritti per lo sviluppo di fino a 1,9 gigawatt di energia eolica offshore galleggiante in due progetti in Scozia, in collaborazione con l’azienda norvegese Vargronn. Il progetto dovrebbe costare circa 16 miliardi di yen (circa 122 milioni di dollari) e verrà realizzato in due aree separate del Mare del Nord.

I progetti, Green Volt e Cenos, saranno sviluppati dall’unità del Regno Unito di TEPCO, Flotation Energy, e Vargronn, con l’avvio dell’operatività commerciale previsto per il 2028 e il 2030, rispettivamente. Flotation Energy è conosciuta per aver sviluppato una tecnologia innovativa per la realizzazione di turbine eoliche galleggianti, che possono essere installate in acque più profonde rispetto ai parchi eolici tradizionali, mentre Vargronn si concentra sulla progettazione e lo sviluppo di tecnologie avanzate per l’energia eolica offshore ed annovera tra i suoi azionisti anche l’azienda energetica italiana Eni.

L’investimento di TEPCO in Flotation Energy fa parte del piano dell’azienda di sviluppare nuovi asset di energia idroelettrica ed eolica offshore per una capacità di 6-7 GW entro il 2030. L’energia elettrica e la connessione alla rete fornite dai parchi eolici forniranno energia alle piattaforme petrolifere vicine, sostituendo l’energia generata dalle turbine a gas.

Il Giappone, da sempre legato all’energia nucleare, si sta aprendo a nuovi investimenti di energia rinnovabile

L’importanza della notizia

Questa notizia rappresenta un passo significativo per l’industria delle energie rinnovabili del Giappone, che negli ultimi anni è stata superata da molte altre nazioni: il Paese ha storicamente fatto affidamento sull’energia nucleare, ma la tragedia di Fukushima del 2011 ha determinato un significativo spostamento verso l’investimento in fonti di energia rinnovabile.

Il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria del Paese ha annunciato nel dicembre 2021 di voler aumentare la capacità di energia eolica offshore del paese dagli attuali 10 GW a 45 GW entro il 2040. Molti ex-giganti dell’energia elettrica e dei combustibili fossili in tutto il mondo stanno ora spostando la loro attenzione verso le energie rinnovabili, come il solare, l’eolico e i biocarburanti, per ridurre l’inquinamento in linea con i loro obiettivi e quelli governativi nei prossimi decenni.

Il progetto creerà anche opportunità di lavoro in Scozia, supportando gli sforzi di ripresa del Paese in seguito alla pandemia di COVID-19, e portando il Paese sempre più vicino ad uno sviluppo sostenibile grazie all’utilizzo dell’energia eolica. I due parchi galleggianti dovrebbero avere una potenza complessiva di 1,91 milioni di gigawatt, diventando una fonte significativa di energia rinnovabile: uno dei siti avrà una potenza di 1,35 milioni di gigawatt, diventando uno dei più grandi parchi eolici galleggianti del mondo.

L’energia eolica

I parchi eolici sono sistemi costituiti da una serie di turbine eoliche installate in un’area specifica e sfruttano la forza del vento per generare energia elettrica pulita e rinnovabile. Le turbine vengono posizionate in modo strategico all’interno del parco eolico per sfruttare al massimo la forza del vento e, una volta installate, vengono collegate tra loro e alla rete elettrica attraverso un sistema di cavi sotterranei e linee di trasmissione aeree.

L’energia eolica galleggiante inizia a svilupparsi in diverse parti del mondo

La quantità di energia elettrica generata dipende da diversi fattori, tra cui la velocità del vento, la densità dell’aria, la dimensione e la forma delle pale. La posizione del parco eolico è un fattore importante da considerare, poiché il vento deve soffiare costantemente e ad una velocità sufficiente per far girare le turbine. In media, una singola turbina eolica può generare abbastanza energia per alimentare diverse centinaia di case.

Negli ultimi anni si è sviluppata particolarmente l’energia eolica galleggiante, prodotta da turbine eoliche posizionate su piattaforme galleggianti, anziché essere ancorate al fondale marino. Questa tecnologia consente di sfruttare i venti più forti e costanti presenti in mare aperto, dove la profondità dell’acqua supera i 60 metri e la costruzione di una struttura fissa sarebbe difficile o costosa.

Inoltre, le piattaforme galleggianti possono essere facilmente smontate e spostate e, nonostante i costi iniziali siano più elevati rispetto alle turbine fisse, stanno guadagnando terreno come tecnologia chiave per il futuro dell’energia rinnovabile, in grado di fornire energia pulita e sostenibile alle comunità costiere e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

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