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Shell inaugura il suo primo traghetto elettrico a Singapore
Shell Plc, una multinazionale britannica di petrolio e gas con sede a Londra, in Inghilterra, ha annunciato lunedì 17 aprile di aver lanciato il suo primo traghetto elettrico a livello globale presso la sua raffineria di Singapore.
La società ha dichiarato di essersi impegnata a collaborare con l’autorità portuale (Maritime and Port Authority, MPA) dell’isola città-stato asiatica al fine di ridurre le emissioni del settore navale.
Shell collabora con l’autorità portuale per un’infrastruttura di ricarica
La mossa segna un passo avanti verso le nuove linee guida dell’autorità portuale di Singapore, fornite all’inizio del mese scorso, secondo le quali tutte le nuove imbarcazioni portuali che operano nelle acque del Paese siano elettriche o alimentate con biocarburanti o carburanti a zero emissioni a partire dal 2030.
In particolare, è stato deciso che entro il 2050 tutte le imbarcazioni portuali dovranno raggiungere emissioni nette zero, mentre dal 2030 le nuove imbarcazioni portuali che operano nelle acque portuali di Singapore dovranno essere completamente elettriche, essere in grado di utilizzare biocarburanti al 100% (B100) o essere compatibile con combustibili net-zero come l’idrogeno.
Inoltre, aggiungendo ulteriori dettagli agli obiettivi, l’amministratore delegato dell’MPA, Teo Eng Dih, ha dichiarato che Singapore ha già compiuto buoni progressi con gli standard sui biocarburanti e in futuro aggiornerà il suo standard provvisorio da B50 a B100 quando avrà completato le prove.
La comunità del Paese è pronta per questo cambiamento, ha aggiunto.
Singapore è il centro principale per le operazioni petrolchimiche di Shell nella regione dell’Asia Pacifica. Qui, la società impiega più di 3.200 persone ed è uno dei maggiori investitori stranieri del Paese.
Shell Eastern Trading, quindi, ha accettato di collaborare con l’autorità portuale per sviluppare un’infrastruttura di ricarica per le imbarcazioni portuali elettriche. La prima stazione di ricarica sarà installata da Shell presso lo Shell Energy and Chemicals Park Singapore a Palau Bukom, l’isola dove si trova la sua raffineria, entro la prima metà del 2023 per supportare l’alimentazione completamente elettrica di traghetti di proprietà e gestiti da Penguin International, una società con sede a Singapore che appunto possiede e gestisce traghetti passeggeri, oltre a progettare, gestire e costruire navi di ricerca e salvataggio, ha dichiarato l’alto ministro di Stato per i trasporti, Chee Hong Tat, in un discorso al comitato del dibattito sull’approvvigionamento del Ministero dei Trasporti del 2023.
Il progetto fa parte di un più ampio piano integrale di implementazioni dell’infrastruttura di ricarica che MPA lancerà entro il 2025, ha aggiunto. Inoltre, Shell ha accettato di collaborare anche per lavorare alla ricerca e allo sviluppo di carburanti a basse o zero emissioni di carbonio nell’arco di cinque anni.
Anche la società brasiliana Acelen ha di recente annunciato che intende investire 12 miliardi di reais (pari a circa 2,44 miliardi di dollari) in 10 anni per costruire una fabbrica di produzione di carburante verde ed energia rinnovabile al fine di rendere l’aviazione più sostenibile.
Il gigante petrolifero britannico, dunque, ha varato lunedì il primo di una serie di traghetti elettrici per pendolari da 200 posti presso il complesso petrolchimico della raffineria di Pulau Bukom. Entro agosto ne saranno in funzione altri due, che sostituiranno in parte i traghetti a diesel attualmente in uso.
Nick Potter, direttore generale di Shell Shipping and Maritime, ha inoltre dichiarato che nel corso dell’anno è prevista una sperimentazione di celle a combustibile a idrogeno su una nave noleggiata da Shell.