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Standard Bank, accantonamento fondo a causa dei bond ghanesi
Standard Bank Group, una delle principali banche africane in termini di assets, ha deciso di accantonare un fondo per coprire più della metà delle sue partecipazioni in obbligazioni ghanesi in un momento in cui il Paese sta lavorando per ristrutturare il proprio debito pubblico. In particolare, la banca ha accantonato 1,5 miliardi di rand (81 milioni di dollari) a fronte di un valore complessivo dei bond, denominati sia in dollari che in moneta locale, pari a circa 2,6 miliardi di rand, come indicato in una nota pubblicata nella giornata odierna.
Standard Bank si unisce così a FirstRand nella copertura delle potenziali perdite in Ghana, dove si sta lavorando per la ristrutturazione della maggior parte del debito pubblico, stimato a 576 miliardi di cedi (45 miliardi di dollari). La ristrutturazione è una condizione fondamentale per il Paese per poter accedere al prestito di 3 miliardi di dollari del Fondo Monetario Internazionale.
Standard Bank segue le orme di FirstRand
La settimana scorsa, FirstRand aveva già dichiarato di aver svalutato 496 milioni di rand (27,3 milioni di dollari) a causa della particolare situazione del Ghana, in riferimento alle obbligazioni denominate in valuta locale e estera detenute fino a dicembre.
Il Ghana sta, infatti, lavorando alla ristrutturazione della maggior parte del suo debito pubblico, aumentato a causa delle pressioni causate da una crisi energetica tra il 2013 e il 2015, e aggravate dagli shock della pandemia Covid-19 e dall’invasione della Russia in Ucraina. Finora, il Paese ha completato solo parzialmente il piano ed ha già saltato una scadenza autoimposta per riorganizzare i suoi obblighi bilaterali entro la fine di febbraio.
La ristrutturazione è una condizione chiave per il Ghana per finalizzare l’accesso a un prestito di 3 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale per aiutare a ripristinare la stabilità macroeconomica. Il Paese spera infatti, una volta ottenuto il prestito, di migliorare la sua condizione economica, ma è consapevole che prima di arrivare a ciò dovrà affrontare un periodo di transizione particolarmente difficile in cui l’inflazione interna è molto alta e la valuta è molto debole.
Nonostante la svalutazione e le sfide future per il Ghana, FirstRand ha affermato che il suo outlook a lungo termine per il Paese dell’Africa occidentale è ancora costruttivo, così come per Standard Bank. In un momento in cui il Ghana si sforza di ristrutturare il proprio debito pubblico, le grandi banche sudafricane hanno deciso di dimostrare la loro fiducia nel futuro dell’economia ghanese, sottolineando l’importanza del mercato africano.
Il Ghana affronta una particolare situazione di instabilità
Gli eurobond del Ghana sono scesi, la settimana scorsa, al livello più basso degli ultimi tre mesi dopo che il Paese ha mancato una scadenza autoimposta per la ristrutturazione del debito bilaterale: S&P Global Ratings ha avvertito che i detentori di obbligazioni subiranno perdite maggiori del previsto.
Il Ministro delle Finanze del Ghana, Ken Ofori-Atta, aveva l’obiettivo di raggiungere un accordo con i creditori bilaterali entro la fine di febbraio per qualificarsi per il programma del Fondo Monetario Internazionale. Fino ad ora, il Ghana ha completato solo in parte il piano, ma il mancato rispetto della scadenza non interrompe automaticamente i negoziati.
Nel frattempo, S&P ha dichiarato che i creditori privati potrebbero dover svalutare fino al 50% delle loro obbligazioni, molto più del taglio del 30% inizialmente indicato dal governo. La situazione di stallo sta anche alimentando la volatilità del cedi, che nel 2023 ha perso il 20% del suo valore contro il dollaro. La svalutazione della valuta locale ha ulteriormente aggravato la situazione, poiché gran parte del debito estero del Ghana è denominato in valuta estera: Kweku Arkoh-Koomson, economista del Databank Group, ha dichiarato che il cedi continuerà a essere volatile finché il Paese non sarà in grado di compiere progressi sostanziali sul fronte della ristrutturazione del debito.